Mani sul materasso

23/09/2011
h.15.20

La rubrica di ParmaDaily “C’eros una volta Lulù…”.
Ogni settimana un racconto erotico scritto da Sbriciolina… laureata presso l’università di Parma.

Adamo come un super man dei poveri si era bunkerato in quella cabina telefonica di via Ugo Bassi; da lì con gli economici 10 cent aveva trasmesso un romantico ed ermetico “un bacio, stella” alla sua Ludovica dagli occhioni neri e sinceri.
Cosa nascondeva la semplice semantica di quelle due paroline? Un concetto di energia? “Please let me know if it would be possible to get together so I can personally meet this girl who is always sending you sms, and who you think is wonderful!”. Così poteva suonare il pensiero di coloro che ascoltavano parlare Adamo circa Ludovica.
Fino a poco tempo prima si erano ritrovati oscillanti mano nella manina a osservare ancora e ancora il soffitto puà per zanzarine troppo invadenti e quindi spiaccicate … e a contare le notti passate in bianco durante le quali le belle azioni nascoste erano le più stimabili .
Adamo per Ludovica non era più una persona, bensì veniva vissuto come un evento che nella quotidianità non poteva essere abbandonato. Adamo era elemento del suo giorno, illuminato dalla luna bella.
Le profumate e morbide articolazioni di velluto erano ritorte su quel materasso, forse intrecciate come si fa nella creazione di una cesta.
Come Scherer avrebbe descritto tecnicamente la voce ampia sarebbe stata data dal rilassamento dei muscoli del setting facciale e faringeo, la risonanza era bilanciata e armonica capace di far fronte allo stimolo pre orgasmico.
E così, la voce piena ludovichiana era di quella donna che confidava nelle proprie risorse.
La pantera avrebbe innescato l’eccitabilità del tutto o nulla.
La wonder woman aveva aperto le sue grandi labbra a colui al quale aveva aperto anche il suo cuore. Adamo aveva già pregustato quell’orecchino spostato da chi in amore non aveva mai arso prima al suo posto, come Adamo e quanto Adamo. Ciò lo rendeva forte e coraggioso.
La sua dea era tale quale era il suo cuore, tanto spiazzante per un fantomatico angelo alato generalmente considerato solo zimbello della natura. Ad Adamo bastava amarla sinceramente e lasciarsi amare… di quell’amore che solo gli amanti spergiurano a faccia tosta e senza un fondamento matematico , intellegibile ed infallibile ma con il puro sentimento del possibile…

Sbriciolina

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