
27/05/2011
h.13.00
Le regole sono uguali per tutti. E i soldi pubblici non sono “noccioline” distribuibili a piacimento.
Le disposizioni della Legge Finanziaria 2007 sui compensi agli Amministratori delle società partecipate non lasciano dubbi: il Presidente della società partecipata non può prendere più del 70% del compenso del Sindaco. Il che significa che, nel caso di STT, il Presidente non può percepire più di Euro 45.000,00 all’anno.
La tesi espressa dall’Assessore alle Partecipate durante la seduta di insediamento del nuovo Presidente è aberrante.
In buona sostanza, il Vice Sindaco pretende di aggirare la legge, sostenendo che la Finanziaria 2007 fissa un tetto complessivo per il compenso degli Amministratori di una Società partecipata e che la successiva ripartizione del monte compensi tra gli Amministratori è questione interna alla Società partecipata. In ragione di questo “principio”, il Vice Sindaco con assoluta quanto inammissibile disinvoltura propone che il monte compensi pari a Euro 123.000,00, anziché essere distribuito, secondo legge, con l’attribuzione al Presidente di un compenso di Euro 45.000,00 e ai Consiglieri di un compenso di circa Euro 39.000,00, propone di attribuire al Presidente un compenso di Euro 100.000,00 e ai due Consiglieri un compenso di Euro 11.500,00.
La fantasia è sicuramente molta, ma non c’è nessuna parentela con la legge e c’è anzi una palese violazione della stessa, che rende nulla la delibera della Società. Nessuna disposizione di legge, infatti, consente l’operazione voluta dal Vice Sindaco, che, pertanto, è assolutamente arbitraria e non è in alcun modo giustificabile, meno che meno da noi che, a suo tempo, abbiamo contestato l’incarico di Direttore generale dato al precedente Presidente con un compenso di Euro 150.000,00 per consentirgli di avere sostanzialmente un’indennità di carica superiore a quella di legge.
Davvero c’è da rimanere increduli di fronte alla impostazione voluta dall’Assessore alle Società partecipate, tenuto conto della pregressa vicenda e tenuto conto della situazione di STT: increduli, ma non allibiti, perché ormai sappiamo che dobbiamo aspettarci di tutto.
Non abbiamo evitato di manifestare l’apprezzamento per alcune decisioni assunte dal nuovo Presidente di STT, ma questo non ci impedisce di chiedere l’immediato ripristino delle regole.
Augurandoci che ciò sia inutile per l’assunzione anticipata degli atti dovuti, anticipiamo che nel prossimo Consiglio comunale chiederemo se sono state assunte o meno le decisioni conseguenti, provvedendo, in caso diverso, alla trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti.
Giorgio Pagliari
Marco Ablondi
Maria Teresa Guarnieri
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