Matrimonio gay, “la storia siamo noi”

SMA MODENA
lombatti_mar24

01/07/2013
h.16.40

“Brisa par criticher”, ma Caffarra sui matrimoni gay se la dovrebbe prendere anche con Obama, con la Corte Suprema Usa, con Cameron, con Hollande, con Zapatero, con i portoghesi, gli olandesi, gli svizzeri, gli svedesi, i danesi (che sono stati addirittura i primi nel lontano ’89), con gli argentini della Kirckner, con i Wilma Youssef, con gli uruguaiani, i neozelandesi, ecc (abbiamo perso il conto) e infine con la nostra Corte Costrituzionale e la Cassazione che ha detto che è radicalmente superata l’idea che si possono sposare solo un uomo e una donna.
Se la dovrebbe prendere anche con il popolo di 4 stati americani più gli svizzeri che hanno detto si con un referendum perché la novità, caro Caffarra, è che la maggioranza del popolo ormai è d’accordo con il matrimonio egualitario.
Insomma, il 30% dell’umanità vive in paesi dove i diritti sono uguali per tutti i cittadini (dimondi, come as dis a Bulaggna), omo o etero che siano.
Il nostro esimio cardinale a Bologna in regime di prorogatio esprime nostalgia per il bel mondo antico dove i gay non avevano alcun diritto e dove, dice lui, le cose sono sempre andate come dice la chiesa romano cattolica. Ma nel mondo antico, per es Roma, il pater familias aveva il potere di vita e di morte su moglie e figli, potere che a tutt’oggi qualcuno, troppi, continuano ad esercitare senza che da via Altabella vengano gli alti lai frequenti invece contro gay e lesbiche.
Caffarra faccia il pastore di anime anziché intromettersi nella vita degli altri insultando e insolentendo milioni di persone della comunità lgbt che spesso sono pure cattolici.
Caffarra piange? Am spies! Ma si ricordi che la chiesa cattolica ha fatto piangere le persone lgbt per 2000 anni massacrandole sui roghi una volta reali ed ora virtuali. A Bologna l’ultimo “sodomita” impiccato fu alla Montagnola a metà settecento.
La storia siamo noi, caro cardinale, voi siete antistorici, antimoderni e ormai minoranza. Potete pensarla come volete, ma, se dio vuole, non potete più imporre alla maggioranza di non credenti o di altre religioni la vostra religione per legge.
Proprio questa sera su Rai 3 alle 23,45 a “I dieci comandamenti” (sarà un caso?) andrà in onda la storia di Antonio Garullo e Mario Ottocento che ho accompagnato nel 2002 a sposarsi nella sala dei matrimoni del comune dell’Aia in Olanda, prima coppia gay italiana a unirsi pubblicamente in matrimonio.
Stanno insieme da una vita, si amano e si aiutano. Noi riteniamo che siano un esempio per tutti. Guardi la trasmissione caro cardinale, non si sa mai che cambi idea.

Franco Grillini
Presidente Gaynet Italia
Consigliere Regionale ER

Matrimonio gay, “la storia siamo noi”

SMA MODENA
lombatti_mar24

01/07/2013
h.16.40

“Brisa par criticher”, ma Caffarra sui matrimoni gay se la dovrebbe prendere anche con Obama, con la Corte Suprema Usa, con Cameron, con Hollande, con Zapatero, con i portoghesi, gli olandesi, gli svizzeri, gli svedesi, i danesi (che sono stati addirittura i primi nel lontano ’89), con gli argentini della Kirckner, con i Wilma Youssef, con gli uruguaiani, i neozelandesi, ecc (abbiamo perso il conto) e infine con la nostra Corte Costrituzionale e la Cassazione che ha detto che è radicalmente superata l’idea che si possono sposare solo un uomo e una donna.
Se la dovrebbe prendere anche con il popolo di 4 stati americani più gli svizzeri che hanno detto si con un referendum perché la novità, caro Caffarra, è che la maggioranza del popolo ormai è d’accordo con il matrimonio egualitario.
Insomma, il 30% dell’umanità vive in paesi dove i diritti sono uguali per tutti i cittadini (dimondi, come as dis a Bulaggna), omo o etero che siano.
Il nostro esimio cardinale a Bologna in regime di prorogatio esprime nostalgia per il bel mondo antico dove i gay non avevano alcun diritto e dove, dice lui, le cose sono sempre andate come dice la chiesa romano cattolica. Ma nel mondo antico, per es Roma, il pater familias aveva il potere di vita e di morte su moglie e figli, potere che a tutt’oggi qualcuno, troppi, continuano ad esercitare senza che da via Altabella vengano gli alti lai frequenti invece contro gay e lesbiche.
Caffarra faccia il pastore di anime anziché intromettersi nella vita degli altri insultando e insolentendo milioni di persone della comunità lgbt che spesso sono pure cattolici.
Caffarra piange? Am spies! Ma si ricordi che la chiesa cattolica ha fatto piangere le persone lgbt per 2000 anni massacrandole sui roghi una volta reali ed ora virtuali. A Bologna l’ultimo “sodomita” impiccato fu alla Montagnola a metà settecento.
La storia siamo noi, caro cardinale, voi siete antistorici, antimoderni e ormai minoranza. Potete pensarla come volete, ma, se dio vuole, non potete più imporre alla maggioranza di non credenti o di altre religioni la vostra religione per legge.
Proprio questa sera su Rai 3 alle 23,45 a “I dieci comandamenti” (sarà un caso?) andrà in onda la storia di Antonio Garullo e Mario Ottocento che ho accompagnato nel 2002 a sposarsi nella sala dei matrimoni del comune dell’Aia in Olanda, prima coppia gay italiana a unirsi pubblicamente in matrimonio.
Stanno insieme da una vita, si amano e si aiutano. Noi riteniamo che siano un esempio per tutti. Guardi la trasmissione caro cardinale, non si sa mai che cambi idea.

Franco Grillini
Presidente Gaynet Italia
Consigliere Regionale ER