Michela Canova: “Mi candido a sindaca di Parma, con un progetto nuovo in discontinuità con un’Amministrazione comunale che ha deluso la città”

SMA MODENA

“Mi candido a sindaca di Parma, con un progetto di città nuovo, in discontinuità con un’Amministrazione comunale che ha deluso la città.”

Michela Canova, esponente del Pd e sindaca di Colorno per dieci anni, si è presentata questa mattina presso la Casa della Comunità della Parrocchia di San Leonardo. Era presente alla conferenza stampa Carlo Quintelli, professore universitario e presidente dell’associazione Partecipa – Città Democratica.

Lista Civica

Quella di oggi non è una mossa improvvisata ma la conseguenza di un lavoro di mesi. Mi candido alla guida della lista civica “Parma Democratica”. Abbiamo creato un gruppo composito, a cui hanno aderito persone non solo di centrosinistra, ma anche chi non si riconosce in un partito ed è solito guardare al progetto e al candidato. Parlerò agli elettori di centrodestra, un mondo che non è il mio ma con cui, quando facevo l’amministratrice, ho dialogato e pure tratto insegnamento.

Orgoglio e delusione

Lascio il Pd. Prendo atto che le primarie che avevamo proposto io e Lorenzo Lavagetto non sono andate in porto, nè hanno portato ad alcuna discussione perchè non c’era assolutamente la volontà di adottare uno strumento partecipativo che ambisse a coinvolgere chi non vota più. Mentre noi combattevamo questa battaglia, l’altra parte del Pd andava avanti in un percorso di continuità con l’attuale Amministrazione. Abbiamo capito che così si andava a sbattere. Userei due parole per descrivere il nostro stato d’animo: orgoglio e delusione.

Percorso esterno al Pd

Con l’associazione Partecipa – Città Democratica abbiamo intrapreso un percorso esterno al Pd che è arrivato a formulare un progetto di amministrazione futura della città e la mia candidatura. Ho esperienza amministrativa avendo ricoperto per dieci anni il ruolo di sindaca, oltre che di amministratrice della Provincia. Sono una donna in un panorama politico molto maschile.

Linee del progetto

Abbiamo definito 12 linee sulle quali sviluppare il progetto, che non sono ancora un programma elettorale:
– basta decisioni calate dall’alto, la partecipazione è una modalità di azione scientifica

– un approccio manageriale nella gestione della cura di tutti i quartieri della città

– le regole devono essere fatte comprendere e rispettare da tutti, nuovi e vecchi cittadini

– sburocratizzione della macchina comunale

– sanità dei quartieri, con le Case della Salute che diventano Case di Comunità nella quali sanità e sociale possano ritrovarsi insieme per dare risposte

– il disagio giovani, che è esploso dopo il Covid, va intercettato attraverso la scuola, le agenzie educative e lo sport, sempre sotto il coordinamento dal Comune

– piano d’insieme per l’ambiente mirato alla qualità dell’aria, acqua, suolo, verde, che sia la guida di tutte le azioni del Comune
– nuova imprenditoria, sempre valutata anche sotto il profilo ambientale.
– nuova cultura, non la spettacolarizzazione della stessa come abbiamo assistito in questi anni nei quali è mancata una funzione educativa capace di intercettare le varie fasce della città. Penso a una cultura che curi la società

– le infrastrutture servono, quelle però utili, che devono risultare tali da una valutazione dei costi e dei benefici.

Prossime tappe

Cercheremo di coinvolgere cittadini, associazioni, Comitati nel nostro progetto. Ci seguiranno altri del Pd? Me lo auguro, perchè di mal di pancia ce ne sono tanti, circa il 50%… anche se fuori ce ne sono ancora di più. Chi vota Pd ci mette un secondo a decidere se votare un progetto nuovo; chi è dentro e crede nella struttura del Pd prova fino all’ultimo a rimanere.

Andrea Marsiletti