
“Ma quanti pittori espongono?”. Questa la domanda che un visitatore rivolse tanti anni fa alla moglie di Marco Pezzoni, Bruna Grossi, ad una mostra dell’artista parmigiano. La ricchezza di Pezzoni è proprio questa: una ricerca artistica incessante attraverso opere realizzate con colori a olio, acrilici, inserti, collage ed esplorazioni materiche spesso sorprendenti. La capacità di passare da un modo di dipingere ad un altro. E ad un altro ancora. Un viaggio continuo arrivato al capolinea cinque anni fa, quando Pezzoni è venuto a mancare.
Ma la sua ricchezza artistica sopravvive e si potrà ammirare alla retrospettiva “PARTE EXTRA PARTES presenze contatti collisioni”, che verrà inaugurata sabato 30 settembre, alle17,30, e che proseguirà fino al 15 ottobre nella Rocca Sanvitale di Sala Baganza (orari di apertura: dal mercoledì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18).
La mostra, curata da Roberto Tarasconi e organizzata da Comune, Pro Loco e IAT di Sala Baganza, è composta da 26 opere che vanno dagli anni ’70 fino al 2009. Opere che raccontano il senso e l’originalità di una ricerca artistica che ha saputo percorrere con coerente attenzione gli ultimi decenni del secolo scorso e gli inizi del nuovo millennio, superando i limiti di un contesto locale e riflettendo con acutezza sulle problematiche contemporanee. Un viaggio che rende partecipe il visitatore degli esiti molteplici dell’esperienza percettiva ed estetica di Pezzoni, di come riuscisse in rapporto alle varie sollecitazioni a pervenire in ciascun lavoro ad un ordine, ad una struttura.
«Ho conosciuto i capolavori di Pezzoni l’anno scorso, quando i familiari mi hanno spalancato un garage pieno di quadri che ho iniziato a sfogliare come fossero le pagine di un libro», ha spiegato Tarasconi durante la conferenza stampa di presentazione che si è svolta martedì 26 settembre nell’Oratorio dell’Assunta della Rocca Sanvitale. «In quel garage c’era il materiale per ricostruire l’esistenza di un artista, caratterizzata dalla grande amicizia con Remo Gaibazzi. Ne è nata così questa mostra, che oltre a mettere in risalto l’arte di Pezzoni testimonia il percorso della sua carriera».
«Per noi è un piacere che Marco venga ricordato a cinque anni dalla sua scomparsa – ha sottolineato Bruna Grossi –. Lui non era un promotore di sé, era molto preso dal suo lavoro, tant’è che l’ultima retrospettiva risale al 2006. Preparare questa esposizione per me è stato un viaggio nel passato, perché molte di queste opere le ho viste nascere. Il laboratorio di mio marito sembrava quello di un alchimista – ha ricordato insieme alla figlia Beatrice – c’era di tutto, perché lui dipingeva inserendo materiali organici, come farine e anche insetti. Marco amava viaggiare. Il viaggio è stato un elemento centrale della sua vita e forse anche la sua opera è un viaggio».
Il vicesindaco di Sala Baganza con delega alla Cultura,Giovanni Ronchini, ha espresso tutta la soddisfazione dell’Amministrazione comunale per aver dato ospitalità alla mostra. «Quando, un anno fa, ci è stata proposta questa possibilità, abbiamo detto subito di sì, perché è giusto ricordare un artista del nostro territorio in un luogo idoneo. Perché la Rocca è un luogo di cultura e uno degli obiettivi principali di questa Amministrazione è di impegnarla con iniziative di prestigio come questa. Ringrazio lo IAT e tutti gli organizzatori – ha concluso il vicesindaco – per l’importante lavoro di qualità che hanno saputo svolgere».
Nel pomeriggio di sabato 30 settembre, giorno d’inaugurazione della mostra, da piazza Gramsci partirà anche una tappa della gara d’auto d’epoca Parma – Poggio di Berceto. Un’altra occasione per venire a Sala Baganza. Nel caso in cui la piazza dovesse essere ancora impegnata, si consiglia di lasciare l’auto nel parcheggio, gratuito e senza limitazione oraria, in via Figlie della Croce, che si trova sul lato Ovest della Rocca Sanvitale a due passi dall’ingresso alla mostra.
La vita di Marco Pezzoni
Marco Pezzoni nasce a Pieveottoville, Zibello (PR) il 1 febbraio 1950. Nel 1968, alla fine del Triennio di Arti Grafiche, si diploma presso l’Istituto d’Arte Paolo Toschi di Parma; è socio per pochi anni dello studio“AP – Arredamento e Pubblicità” con l’amico Daniele Pompignoli, architetto e arredatore; nel 1973 parte per l’India con due amici in moto.
Nel 1979 sposa Bruna Grossi titolare di uno studio di grafica pubblicitaria con la quale collabora professionalmente e intraprende numerosi viaggi nel Peloponneso. Dal 1984 è professore di ruolo al Liceo Marconi di Parma, dove insegnerà Disegno e Storia dell’Arte per circa 23 anni.
Nel 1992 la famiglia si trasferisce in campagna, nella grande casa di Miano di Medesano. Sono anni di intenso lavoro che impegnano Pezzoni anche su opere di grande formato. Marco intensifica i viaggi in Grecia dove trascorre lunghi periodi a Velanidia, nell’estremità meridionale del Peloponneso. Venduta la proprietà di Miano dal 2007 il pittore va a vivere in una nuova casa, personalmente ristrutturata, in Valmozzola, dove continua a lavorare ai suoi grandi quadri materici fino al sopraggiungere della malattia. Muore all’ospedale di Borgotaro l’8 novembre 2012.
Le mostre: Galleria Santa Chiara, Parma (1975); Stanze del Convento di San Paolo, Parma; Nuova Galleria del Teatro, Parma (1981); Palazzo del Governatore, Parma; Automea, Parma (1991); Istituto Culturale Italiano a Strasburgo (1992); “Velanidia” a cura di Gloria Bianchino presso la Galleria San Ludovico del Comune di Parma (2004); Casa della Musica, Sala Milli, Noceto – Parma (2006).