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01/03/2012
h.11.00
Prendiamo spunto dagli articoli pubblicati in data odierna sui media locali per esprimere la nostra contrarietà alla decisione di estendere le ZTL con contestuale riaccensione dei varchi elettronici in orario notturno dalle 23 alle 3.
Con questo provvedimento si mette in pratica, a nostro avviso, un “coprifuoco” a tutti gli effetti del centro storico proprio quando le nostre imprese avrebbero più bisogno di sostegno e supporto per non chiudere e senza peraltro risolvere i problemi dell’inquinamento atmosferico in quanto, come più volte ribadito anche in occasione degli incontri con il Commissario Ciclosi, il fattore traffico urbano incide per solo il 15% del contesto complessivo.
A soffrirne saranno pubblici esercizi e ristoranti, il cui esercizio si svolge prevalentemente in orario serale, e le strutture alberghiere per le quali diventerebbe molto più oneroso e difficile gestire, in orario notturno, la comunicazione ai competenti uffici dei dati necessari per ottenere i permessi di transito per i propri ospiti. A questi si aggiungano anche le tante persone che lavorano di notte in queste strutture e che non potranno così agevolmente usufruire del classico “passaggio familiare” per tornare a casa, in assenza pressoché totale di linee bus notturne.
Fipe Confcommercio (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) e Fiepet Confesercenti chiedono pertanto al Commissario Ciclosi l’immediato stralcio dell’ordinanza, o quantomeno che l’orario di divieto sia posticipato almeno di un’ora (24-4.00) e che siano previste verifiche tempestive sul grado di efficacia delle misure adottate in termini di contenimento dei valori delle PM 10.
Auspichiamo così che prevalga l’attenzione all’interesse collettivo per la salvaguardia del nostro centro storico, che costituisce infatti una risorsa estremamente importante per Parma.
Stefano Narlè
Fiepet Confesercenti
Ugo Romani
Fipe Confcommercio
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