Nocargo, WWF, Legambiente diffidano la Conferenza dei Servizi sull’aeroporto

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In vista della fase decisiva dell’iter autorizzativo, le Associazioni NoCargoParma, WWF e Legambiente, da anni impegnate nella vertenza contro l’allungamento della pista dell’Aeroporto Verdi, hanno intrapreso un’ulteriore iniziativa legale per richiamare alle proprie responsabilità, tramite lo strumento della diffida, tutti gli enti coinvolti nella Conferenza dei Servizi.

“In questi anni – si legge in una nota delle associazioni – abbiamo argomentato in modo legalmente e tecnicamente circostanziato le nostre ragioni che, sia chiaro, non hanno come obiettivo la chiusura dello scalo, ma di evitarne l’espansione, evidentemente finalizzata a uno sviluppo cargo. Il proponente ha in questi anni presentato documenti spesso approssimativi, come sottolineato dalle moltissime osservazioni e prescrizioni arrivate dagli uffici tecnici del Comune di Parma e di altri enti.

Ci sembra molto inquietante che, a valle di un percorso tanto accidentato, si possa anche solo immaginare di arrivare ad un via libera per un’opera così impattante.

A maggior ragione in questo momento storico, nel quale gli effetti dell’emergenza climatica e ambientale appaiono in tutta la loro gravità, abbiamo ritenuto che fosse necessario richiamare tutte le autorità a una valutazione particolarmente attenta dei documenti prodotti dal proponente.

 

† Dialogo tra Maria Maddalena e Andrea Marsiletti sul lungolago di Tiberiade

 

Proprio negli ultimi mesi da fragilità del territorio dell’Emilia Romagna è emersa nella sua tragica evidenza.

Una sterminata letteratura scientifica ci dice che eventi climatici estremi diventeranno sempre più frequenti e violenti.

Come è possibile che processi autorizzativi di questa rilevanza vadano avanti come se nulla fosse? Davvero l’interesse di pochi privati deve sempre e comunque prevalere sul bene collettivo?

La diffida, redatta con il supporto di uno studio legale specializzato, sottolinea con dovizia di particolari i molti aspetti non convincenti dell’iter fin qui condotto, anche oltre il perimetro del procedimento amministrativo. Chi siede in conferenza dei servizi – conclude il comunicato di Nocargo, WWF e Legambiente – non deve pensare di essere di fronte a un semplice atto burocratico. La nostra azione chiede ai decisori, politici o tecnici che siano, di assumersi la responsabilità delle conseguenze sanitarie, ambientali e climatiche nel lungo periodo di un eventuale via libera all’allungamento della pista del Verdi.”

Associazioni NoCargoParma, WWF e Legambiente

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