Nuove attrezzature per Medicina Sperimentale

SMA MODENA

Rubrica: University
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22/09/2010
h.18.20

Oggi, mercoledì 22 settembre, alle ore 11, presso la sala didattica delle Sezioni di Patologia del Dipartimento di Medicina Sperimentale (Plesso Biotecnologico Integrato – Via Volturno 39), si è tenuta la conferenza stampa per la donazione di un’attrezzatura alla Sezione di Oncologia Sperimentale del Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Ateneo di Parma da parte dell’associazione “Marta Nurizzo” di Brugherio (Milano).
Alla conferenza stampa sono intervenuti il Pro Rettore Carlo Chezzi, il Prof. Pier Giorgio Petronini, coordinatore della Sezione di Oncologia Sperimentale, il Presidente dell’Associazione “Marta Nurizzo” e padre di Marta, Prof. Ing. Costantino Nurizzo, la madre di Marta Chiara Alleva e alcuni dirigenti dell’Associazione.
L’Associazione milanese, fondata nel 1996 per ricordare Marta e la sua lotta coraggiosa contro un carcinoma polmonare, ha come obiettivo principale quello di sostenere la ricerca nel campo delle neoplasie polmonari. Già nel 2008-2009 l’Associzione ha assegnato una borsa biennale ad un progetto di ricerca per lo studio dei meccanismi di resistenza ad inibitori dell’EGFR in linee cellulari di carcinoma polmonare non a piccole cellule, progetto sviluppato sempre nella Sezione coordinata dal Prof. Petronini.
Oggi è stato donato un incubatore per culture cellulari a tensione variabile di ossigeno, estremamente utile per poter proseguire le ricerche precliniche finalizzate all’avanzamento delle conoscenze sulla biologia molecolare dei tumori polmonari, svolte dalla Sezione di Oncologia Sperimentale in collaborazione con l’unità di Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria.
L’ipossia gioca infatti un ruolo importante nella biologia del tumore. Numerose sono le evidenze sperimentali da cui è emerso che l’ipossia induce instabilità genetica e promuove la selezione di cloni di cellule tumorali con carattere di maggior malignità, favorendo l’acquisizione di un fenotipo metastatico. L’interesse è quindi quello di estendere la ricerca svolta nel laboratorio del Prof. Petronini allo studio degli effetti dell’esposizione all’ipossia di linee di carcinoma polmonare, al fine di ricreare in vitro condizioni che rispecchino meglio la situazione del tumore in vivo.
Per condurre questi studi è necessario disporre di uno specifico incubatore che consenta di ricreare condizioni di carenza di ossigeno. Si tratta di uno strumento all’interno del quale è possibile mantenere un’atmosfera controllata e modulare la percentuale di ossigeno, abbassandola a livelli comparabili a quelli che si riscontrano in vivo in un tumore ipossico. Lo strumento verrà anche messo a disposizione per ricerche oncologiche svolte in altri laboratori dell’Università e dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma.
La donazione dell’Associazione “Marta Nurizzo” all’Ateneo conferma come i contributi di organizzazioni private siano fondamentali per il sostegno della ricerca pubblica in Italia.


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