31/07/2012
h.18.20
Diagnosi sempre più precoci e accurate per le persone affette da patologie dell’apparato digerente. Grazie alla donazione di 200.000 euro della Fondazione Cariparma, e con l’investimento di circa 70.000 euro dell’Azienda USL, l’Ospedale di Vaio dispone di un nuovo ecoendoscopio, strumento all’avanguardia utilizzato nell’Unità operativa di Endoscopia digestiva e Gastroenterologia.
Con la nuova attrezzatura è possibile effettuare l’ecografia endoscopica: un’ecografia ad altissima risoluzione della parete del tubo digerente e degli organi adiacenti. Con questo strumento, l’esame viene eseguito non più utilizzando la sonda sulla superficie esterna dell’addome (come avviene con l’ecografia tradizionale), ma portando direttamente a contatto degli organi da studiare una sonda endoscopica alla cui estremità è applicata un’ulteriore piccola sonda ecografica ad alta frequenza.
L’esame, eseguito in ambulatorio, consente di avere immagini dettagliate di parti anche microscopiche, in quanto la combinazione dell’endoscopia con l’ecografia consente di studiare le eventuali lesioni con una risoluzione maggiore della TAC e della risonanza magnetica per molti aspetti.
Questa metodica consente lo studio approfondito delle pareti dell’apparato digerente, oltre che degli organi intra-toracici e intra-addominali; è importante per la diagnosi di patologie pancreatiche, delle vie biliari e di tumori del tubo digerente, evitando di sottoporre il paziente ad esami più invasivi. Grazie all’ecoendoscopia inoltre si può inoltre valutare la necessità o meno di sottoporre il paziente ad esami particolarmente invasivi (ERCP) e proprio per questo a volte rischiosi. La sonda, inoltre, permette di prelevare campioni di tessuto attraverso un ago o di immettere sostanze mediche, a seconda delle necessità. Mediante l’ecoendoscopia è possibile inoltre compiere atti terapeutici in alternativa ad interventi chirurgici complessi – ad esempio il drenaggio di cisti pancreatiche – con un alto tasso di successo e minime complicanze.
Il livello di appropriatezza all’esecuzione di questi esami è estremamente elevato: l’indicazione al suo ricorso viene da medici specialisti (gastroenterologo, oncologo, chirurgo) e dopo opportuna valutazione collegiale, anche con il medico di famiglia.
Con la nuova apparecchiatura, operativa da circa 2 mesi, sono già stati eseguiti esami su 45 pazienti, che in precedenza sarebbero state inviati ad altre strutture sanitarie fuori provincia. Per il 2013, si prevede che saranno nell’intero anno circa 400 gli esami eseguiti all’Ospedale di Vaio.
Infine, con l’acquisto già programmato di una sonda ecografica aggiuntiva, questa attrezzatura di ultimissima generazione potrà essere utilizzata anche dai professionisti dell’Unità operativa di Medicina (per le biopsie al fegato). Altri reparti che si avvarranno di tutta la metodica dell’ecoendoscopia sono la Chirurgia, la Medicina d’Urgenza, la Ginecologia, l’Urologia e l’Oncologia.
La moderna chirurgia e medicina non possono prescindere dall’ecoendoscopia per selezionare in modo il più possibile accurato la scelta del o dei trattamenti migliori per il paziente. La nuova strumentazione è quindi destinata a migliorare ulteriormente il livello sia qualitativo che quantitativo delle cure garantite a chi si rivolge all’Ospedale di Vaio.