
05/01/2012
h.13.00
Alla fine le dimensioni reali dei conti del Comune cominciano ad emergere e da parte di una fonte imparziale, quale è il Commissario straordinario, e non da qualche detrattore dell’amministrazione precedente: 96,4 milioni di euro per debiti scaduti cui si somma un debito consolidato al 2010 del sistema partecipate pari a 422 milioni di euro. I dati del 2011 ad oggi non risultano pervenuti. Dunque cifre non molto distanti da quelle che da tempo l’opposizione in Consiglio comunale segnalava, venendo accusata di allarmismo e catastrofismo.
Se oggi ci troviamo a dover far fronte a una manovra di bilancio per molti aspetti dolorosa è sicuramente perché l’amministrazione del Comune, sotto la Giunta Vignali, è uscita da ogni controllo, oltre che per gli effetti di una crisi internazionale e italiana sicuramente importante.
E’ doveroso esprimere pubblicamente l’apprezzamento per l’operato del commissario Ciclosi, cui compete oggi il compito non semplice di cominciare a mettere in fila le priorità nel giusto ordine, accettando anche l’impopolarità di certe scelte e magari anche le critiche di chi fino a ieri continuava a ripetere che andava tutto bene. Garantire i servizi, ridurre le spese, minimizzare gli investimenti e pagare le imprese, affinché non chiudano con effetti disastrosi sull’occupazione locale, sono i punti cardine della manovra del commissario, che, visto lo stato del bilancio comunale, rappresentano probabilmente le uniche azioni oggi possibili.
E’ vero che non è giusto che paghino i cittadini per gli errori di chi li ha amministrati e se la magistratura accerterà che ci sono state delle responsabilità è corretto che chi ha sbagliato paghi. Tuttavia quello che è successo ci dà più in generale un’amara lezione: la politica non è e non deve essere mai una delega in bianco. Dal 2007 ad oggi l’opposizione in consiglio comunale ha ripetutamente lanciato l’allarme sullo stato dei conti, sulla gestione delle partecipate e via discorrendo, per molto tempo irrisa e inascoltata dai più. Il fatto che si sia dovuto attendere l’intervento della Procura fa capire che forse la città si è lasciata irretire da qualche sirena di troppo. E adesso, purtroppo ne pagheremo tutti le conseguenze. Da questa vicenda emerge una lezione: i cittadini non possono disinteressarsi alla politica, devono trarre le conseguenze di ciò che è successo e i politici e gli amministratori devono rendere conto costantemente del loro operato. Noi di Altra Politica – Altri Valori crediamo che il modo di intendere l’amministrazione della cosa pubblica da parte di tutti debba essere diverso e che il futuro Sindaco di Parma debba svolgere il suo mandato mettendo in atto tutte le misure possibili per favorire la trasparenza delle proprie azioni e la partecipazione e il controllo da parte dei cittadini.
Maria Teresa Guarnieri
Altra Politica – Altri Valori