Osservatorio Stadio Parma: “Appello ai Consiglieri che oggi votano il pubblico interesse della proposta del Parma Calcio”

Gentilissima Consigliera, gentile Consigliere,

ci rivolgiamo a lei, che in questo momento ha l’enorme responsabilità di deliberare il “pubblico interesse” in merito alla proposta di rifacimento dello stadio Tardini. Davvero è un’opera che merita il pubblico interesse?

Le criticità evidenziate dalla Conferenza di Servizi sono molte e insanabili, con pesanti riflessi su un intero quadrante della città e in nessun modo potranno essere risolti i problemi e i disagi causati nelle giornate in cui si svolgono gli eventi sportivi, per non dire degli abitanti di un’area di oltre 1 milione di metri quadri intorno allo stadio, che si trovano sequestrati per intere giornate e si vedono negati diritti fondamentali, quale ad esempio la libertà di movimento. Davvero si vuole procedere in questa direzione?

Il progetto di costruzione del nuovo stadio di calcio di Parma costituisce una delle più importanti iniziative urbanistiche che abbiano interessato la città negli ultimi anni. Purtroppo l’attuale stadio Tardini, edificato nel 1991, si trova nel pieno centro abitato, sulla cintura dei viali del centro storico. L’impianto sorge all’interno di un’area molto limitata, chiusa per oltre il 90% in un perimetro continuo che confina con edifici abitativi e una scuola che ospita 640 alunni. Collocazione in cui è oggettivamente impossibile avere o realizzare viabilità, parcheggi e spazi aperti adeguati alla fruizione in sicurezza di un impianto di quelle dimensioni.

Comprenderà quindi quanto la prospettiva di vedere realizzato, in quella ubicazione particolarmente critica, un nuovo stadio / arena della capienza di 25 mila posti, con 2500 metri quadri di spazi commerciali aperti 7 giorni su 7, che sarà impiegato non solo per le partite della squadra di casa ma anche per altri eventi, sia calcistici che di altro genere, possa suscitare molta preoccupazione.

Da cittadini non comprendiamo come si possa dichiarare il pubblico interesse verso una proposta che, oltre ad essere improponibile per la sua attuale concezione, risulta compromessa per l’assenza di qualsivoglia dato o informazione a garanzia dello stato di salute economico finanziaria del proponente Parma Calcio. Non dovrebbe il suo ruolo di Consigliere prevedere un’attenta e scrupolosa verifica di tutti gli aspetti che potrebbero avere ricadute negative sulla cittadinanza prima di avallare le richieste di un singolo privato di cui poco o nulla è dato sapere?

Questo signore americano, in spregio del vostro ruolo, non si è nemmeno preoccupato di fornire i dati aggiornati sulla situazione dei conti della sua società, invece pretende di entrare in possesso di un bene pubblico situato nel cuore della città, del valore a libro di 55,6 milioni, per 90 anni a titolo gratuito.

Bastano forse le dichiarazioni del responsabile amministrativo del Parma Calcio, dott. Casagrande, rilasciate alle Commissioni I-II-IV, in cui ha affermato testualmente: “… ho accesso ai conti correnti di Parma calcio e ho visto in questi mesi i flussi finanziari pervenuti al Parma Calcio, che sono veramente ingenti… per cui certifico, dal mio angolo visuale, la disponibilità finanziaria e certifico anche l’entusiasmo della proprietà e l’impegno a proseguire in questa attività nello sviluppo e nel futuro di Parma Calcio…”?

Se i conti sono davvero a posto, come mai il Parma Calcio è così reticente a fornire il bilancio di verifica del 2021? E come mai nessuno della Giunta li ha formalmente chiesti per poi sottoporli al Consiglio prima del voto? In coscienza lei si sente di avallare il progetto senza avere elementi oggettivi di certezza sulla salute finanziaria del proponente? Firmerebbe una cambiale in bianco? Noi non crediamo. Tuttavia, votando a favore, lei firma una cambiale in bianco per tutti i cittadini di Parma.

La società Parma Calcio 1913, negli esercizi contabili dal 1/7/2015 al 31/12/2020, ha registrato perdite per complessivi 62,6 milioni. Nel solo esercizio dal 01/09/2020 al 31/12/2020 (4 mesi), ha registrato a bilancio perdite per 22,6 milioni e debiti per 175,1 milioni.

Una stima elaborata da esperti prevede che il Parma Calcio nel 2021 abbia registrato (tenuto conto del paracadute di 25 milioni per la retrocessione) perdite per altri 20-25 milioni e debiti per 220-225 milioni.

Vuole forse dare credito alla nota stampa uscita il 18/01/2022 sul blog Calcio e Finanza e riportata subito dalla Gazzetta di Parma, nella quale, giusto per dare un’idea dell’attendibilità della fonte, si definiscono “finanziamenti per il club” i debiti di 175 milioni della società e si afferma che 83,2 milioni di questi siano stati “convertiti in capitale”, quando la visura camerale di Parma Calcio 1913 S.r.l., effettuata il 19/01/2022, riporta il capitale sociale invariato a 150 mila euro? La tempistica non le pare sospetta? L’analisi non le sembra dilettantesca? E parliamo di un blog, non di una fonte accreditata.

Alla luce della rilevante portata della proposta del nuovo stadio, visto il cospicuo impegno finanziario di quasi 100 milioni (che si sommerebbe agli ingenti debiti del club), la durata della concessione quasi secolare, le ricadute sulla città e il conseguente danno erariale se il progetto dovesse fallire una volta avviato (consegnando ai parmigiani l’ennesima opera inutile destinata al degrado), non le sembra quanto mail doveroso, prima di poter eventualmente dichiarare il pubblico interesse, essere informato sulle reali condizioni di salute economico finanziaria del proponente?

Detto tutto questo, al momento non possiamo fare altro che appellarci alla sua etica di pubblico rappresentante della città, al suo senso civico e alla sua onestà intellettuale per chiedere accoratamente di non dare seguito alle pretese della Giunta in modo così frettoloso. Si conceda il tempo per tutte le valutazioni necessarie per tutelare gli interessi di tutti. Anche i treni in corsa si possono fermare.

La ringraziamo per l’attenzione e le auguriamo buon lavoro.

Parma, 24/01/2022

Osservatorio Stadio Parma

www.stadioparma.it

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