Ottolini (Europa Verde): “Più integrazione e formazione per gli immigrati contro xenofobia della destra”

SMA MODENA

Per Enrico Ottolini, candidato alle elezioni regionali per Alleanza Verdi e Sinistra, i flussi migratori vanno governati con pragmatismo e lungimiranza, contrastando la propaganda xenofoba dei partiti di destra.

In un periodo in cui le aziende italiane, in particolare nei settori metalmeccanico e agroalimentare, affrontano una crescente difficoltà a trovare personale qualificato, è cruciale avviare programmi di formazione professionale destinati agli immigrati. Questa iniziativa rappresenta non solo una risposta concreta alle esigenze produttive delle imprese locali, ma anche un’opportunità significativa di inclusione e crescita per coloro che desiderano integrarsi attivamente nel nostro tessuto economico e sociale.

L’industria metalmeccanica e il comparto agroalimentare costituiscono due pilastri fondamentali dell’economia del nostro territorio. Tuttavia, molte aziende segnalano un aumento delle posizioni vacanti, soprattutto per ruoli tecnici e specializzati, come operatori di macchine utensili, saldatori, manutentori e operai. La mancanza di competenze specifiche rischia di limitare la capacità delle imprese di rispondere alle crescenti richieste del mercato e di mantenere alti standard di competitività e innovazione.

Il lancio di programmi formativi specifici per immigrati, accolti dai centri di accoglienza, focalizzati sulle esigenze delle aziende metalmeccaniche e agroalimentari, potrebbe creare un flusso di lavoratori preparati e immediatamente operativi.

Questi percorsi devono diventare fondamentali sfruttando l’esperienza e l’organizzazione dei centri di formazione professionale presenti in città che già si occupano da tempo e con successo di progetti simili con l’utenza più variegata.

Per AVS la strada è tracciata già dai percorsi IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) e ITS (Istituti Tecnici Superiori) che sono già diffusi e rappresentano un’opportunità per acquisire competenze tecniche avanzate, particolarmente apprezzate dalle aziende che necessitano di personale qualificato in settori chiave, basterebbe finalizzarli a questo tipo di utenza in partnership con le società di accoglienza.

Una stretta collaborazione tra questi enti di formazione con il supporto delle aziende locali, fondamentali per organizzare un proficuo orientamento, e con il supporto delle istituzioni locali, permetterebbe agli immigrati di acquisire competenze tecniche e linguistiche, ma anche di comprendere appieno le normative e i requisiti di sicurezza vigenti nelle aziende italiane.

Il coinvolgimento delle aziende nei programmi di formazione è essenziale per garantire che i corsi rispondano pienamente alle necessità del mercato del lavoro. Attraverso formazione di materie di base, tirocini, corsi pratici e workshop in azienda, i lavoratori possono completare il proprio percorso formativo in modo altamente qualificato e su misura, riducendo tempi e costi di inserimento per le imprese.

Investire nella formazione professionale degli immigrati non è solo una strategia per ridurre il mismatch di competenze, ma anche un contributo fondamentale al processo di inclusione sociale. Queste persone non solo trovano un lavoro stabile, ma contribuiscono allo sviluppo del nostro territorio.

Questi progetti si pongono l’obiettivo di creare sinergie tra aziende, istituzioni, e la forza lavoro immigrata, contribuendo alla costruzione di una comunità inclusiva e capace di cogliere le sfide economiche contemporanee.

Enrico Ottolini Consigliere Comune di Parma Gruppo Europa Verde – Verdi – Possibile