La Paci incontra i genitori

SMA MODENA
lombatti_mar24

21/02/2013
h.13.40

“Era ora! Finalmente,dopo anni, siamo stati chiamati dall’Amministrazione”: si è aperto con questo commento il serrato ma sereno confronto fra il Vicesindaco Nicoletta Paci e i rappresentanti dei genitori di asili nido e scuole dell’infanzia comunali.
I circa cinquanta membri dell’Intercomitato presenti hanno accolto con favore la volontà di dialogo dell’Amministrazione, pur nella consapevolezza che si sono rese necessarie misure non certo popolari per salvare i servizi per l’infanzia gestiti dal Comune.
L’incontro è stato aperto da Nicoletta Paci, che ha illustrato il bilancio dei servizi, consegnando una sintetica pubblicazione informativa su rette e calcolo ISEE.
“Siamo qui prima di tutto per ascoltare – ha detto il Vicesindaco – per raccogliere idee e proposte che ci permettano di valorizzare, far crescere e migliorare i servizi già eccellenti forniti dal Comune di Parma”.
Nicoletta Paci ha poi spiegato che la cancellazione del Quoziente Parma e l’aumento delle rette che scatterà dal prossimo anno scolastico si sono resi indispensabili per aumentare la copertura dei costi e mantenere i servizi, salvaguardando la qualità e confermando i posti convenzionati con i gestori esterni.
La riduzione dei servizi ad orario ridotto (senza penalizzare i bambini), il posticipo dell’apertura della nuova struttura di Corcagnano e l’aumento tariffario per le fasce di reddito più elevato consentono di prevedere i conti in ordine, con un budget sostanzialmente immutato, quantificato attorno ai 23 milioni e mezzo di euro.
La copertura finanziaria a carico delle famiglie passa dal 23% al 26% per i nidi, e dal 19% al 25 % per le materne.
Ma il Vicesindaco ha anche preannunciato una buona notizia: in sostituzione del Quoziente Parma (soppresso perché insostenibile) sono previste nuove agevolazioni per le famiglie numerose, che si potranno quantificare e regolare solo fra qualche mese, dopo l’approvazione del bilancio consuntivo 2012.
“Per il futuro – ha concluso Nicoletta Paci – stiamo pensando a forme nuove di servizio, più flessibili, meno costose, aderenti ai bisogni nuovi che si manifestano in questa fase storica, quali “Una casa in più” (in accordo con l’assessorato al Welfare).
Dai genitori sono arrivate inevitabili ma misurate critiche sui provvedimenti adottati in materia di tariffe, pur nella consapevolezza che si tratta di misure inevitabili, insieme a contributi costruttivi e tanta voglia di partecipare per stare al fianco dell’Amministrazione, condividendo le innovazioni che si intendono introdurre, insieme al consolidamento di un servizio ritenuto di alta qualità. E per le rette è arrivata la sollecitazione ad un controllo più stringente su dichiarazioni di redditi e status familiare, oltre alla sollecitazione ad adottare provvedimenti che rendano meno amara la manovra messa in atto, in modo da ridurre il peso sul bilancio familiare.
La riunione si è chiusa con un impegno da parte del Comune: “Ci ritroveremo presto e se ne riparlerà, ma senza fare promesse miracolistiche”, parola di Vicesindaco.

Comune di Parma
Ufficio Stampa

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21/02/2013
h.15.20

Balle.
Iniziamo a chiamare le cose con il loro nome.
In allegato il volantino ufficiale del Comune di Parma che è stato presentao ieri dal Vicesindaco all’Assemblea dei Rappresentanti dei Genitori e che, per inciso, avevamo già chiesto sia al Sindaco sia alla stessa Dottoressa Paci di modificare perchè inesatto.
Come potete vedere a pagina 2 si legge “le tariffe aumenteranno da Settembre 2013 SOLO per le famiglie con reddito oltre i 36.000 euro per le scuole dell’infanzia”.
Questa è quello che tecnicamente si definisce una BALLA, per la quale preghiamo il Comune di ritirare questo materiale informativo che è palesemente ingannevole.
Gli aumenti iniziano da ISEE pari a 20.000 circa (molto diverso da 36.000) come si può agevolmente vedere dal grafico di pagina 3 dello stesso volantino.
I valori delle rette divergono da ISEE a 20.000,
QUINDI LE RETTE AUMENTANO A PARTIRE DA ISEE A 20.000.
Per questo chiediamo al Sindaco e al Vice Sindaco di correggere l’errore per non indurre in ulteriore confusione le famiglie. 

Comitato Famiglie Parma

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21/02/2013
h.17.40

Nessuno ha lavorato al volantino con l’intenzione di trarre in inganno le famiglie. Si è cercato, al contrario, di rendere più trasparente quella che è stata l’azione amministrativa. I dati relativi all’aumento delle rette sono pubblici sin dal 7 gennaio scorso, quando cioè è stato organizzato l’incontro con la cittadinanza allo scopo di illustrare il Bilancio Preventivo.
Dunque, e ormai da due mesi, i dati sono da tutti visionabili. Nella terza pagina del volantino è ben in evidenza un grafico che mette in luce come gli aumenti delle rette delle materne partano effettivamente dai 20.000 euro di Isee, come giustamente precisa il Comitato Famiglie. Nella pagina contestata (la seconda) , invece, si sono volute evidenziare le tariffe massime: la dicitura utilizzata può anche non essere chiara , ma lo è comunque il grafico subito a fianco, a dimostrazione della buona fede dell’Amministrazione.
L’Amministrazione Comunale ha inteso aprire un approfondito tavolo di dialogo con il Comitato Famiglie allo scopo di raggiungere obiettivi comuni. Obiettivi che, ci tengo a precisare, possono essere realizzabili. Ritengo che le espressioni utilizzate nell’ultimo comunicato del Comitato non vadano nella direzione che insieme abbiamo voluto tracciare.

Nicoletta Paci
Vicesindaco
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21/02/2013

Prendiamo atto della rettifica del Comune, anche se continuiamo a pensare che comunicazioni così delicate dovrebbero essere il più precise e verificate possibili, e non corrette a posteriori a richiesta.
L’errore non era così trascurabile, visto che da settimane ci sentiamo ripetere dal Sindaco, dal Vice Sindaco e finanche da Beppe Grillo che gli aumenti riguardano le fasce più alte.
Oggi, finalmente, appare chiaro che non è così, a meno ché non si vogliano considerare ricchi anche quelli con ISEE a 20.000.
E in quella differenza tra 20.000 e 36.000 c’è tutto il tema della questione, in quella forbice finisce tanta parte delle famiglie di Parma; le stesse che, oltre a tutte le altre, hanno già subito la soppressione del Quoziente Parma.
Non era nostra intenzione offendere nessuno, se l’abbiamo fatto ce ne scusiamo, ma ribadiamo l’importanza della chiarezza delle informazioni che vengono fornite.
Restiamo aperti al dialogo auspicando che le buone intenzioni dell’Amministrazione, anche rispetto al coinvolgimento delle famiglie, si traducano in gesti concreti.

COMITATO FAMIGLIE PARMA