Giornata della Memoria a Traversetolo

SMA MODENA
lombatti_mar24

27/01/2013
h.19.30

Il ricordo di ciò che è stato, l’impegno fermo perché non si ripeta e l’obbligo della vigilanza a tutela delle istituzioni democratiche. C’è la consapevolezza dell’importanza e della centralità dei valori dell’antifascismo incarnati nella Costituzione repubblicana, oltre alla percezione della necessità di non dimenticare l’orrore nazista, nelle parole del candidato al Senato per il Partito Democratico Giorgio Pagliari, pronunciate durante la celebrazione della Giornata della Memoria a Traversetolo. Insieme alla candidata per la Camera dei Deputati Patrizia Maestri, il candidato Pd ha partecipato alla apposizione di una corona alla targa dell’Olocausto in via Falcone, e di fronte ai rappresentanti delle associazioni partigiane e combattentistiche ha voluto ribadire la centralità del ricordo e della memoria dei tragici eventi passati come indispensabile base per la costruzione del futuro.
“La celebrazione della Giornata della Memoria ricorda a tutti noi l’importanza dei valori dell’antifascismo e della Resistenza – afferma il candidato Pd – Ribadirla non significa però riproporre steccati e divisioni. Mantenerli vivi vuol dire anzi avere il coraggio di proiettarsi nel futuro, e costruirlo tenendo ben presenti quelle che sono le nostre radici”.
Nel giorno in cui si ricorda l’abbattimento dei cancelli del campo di sterminio di Auswitch da parte dell’Armata Rossa, atto fondamentale che svelò al mondo gli orrori del regime di Hitler e della persecuzione ai danni dei cittadini ebrei nei territori occupati, lo sguardo di Pagliari si è poi rivolto al presente.
In particolare il candidato al Senato ha voluto ricordare l’importanza della vigilanza democratica e dell’impegno contro ogni deriva che possa mettere a rischio la libertà faticosamente conquistata dal popolo italiano, che poggia ancora oggi le basi sulla carta costituzionale. “Negli anni del governo Berlusconi, tra il 2008 e il 2012 – ricorda Pagliari – la deriva autoritaria fu più che chiara ed evidente”. Un riferimento chiaro ad alcuni provvedimenti decisi dall’allora Presidente del Consiglio.
“Ci furono in quel periodo nel nostro paese chiari segni di una involuzione antidemocratica – afferma il candidato Pd – In particolare, penso al tentativo di controllare la comunicazione, o alle leggi Ad personam, dal Lodo Alfano al Legittimo impedimento. Atti gravissimi, ancora più preoccupanti perché compiuti da un Presidente con un pesante e preoccupante passato. Come dimenticare, poi, l’iscrizione di Silvio Berluscono alla loggia massonica P2. Gli anni del berlusconismo, in cui il possessore della tessera 1816 si trovò alla guida del paese, somigliano in maniera decisamente eccessiva e preoccupante alla realizzazione dell’aberrante Piano di rinascita democratica di Licio Gelli, progetto sovversivo e criminale che animava quella organizzazione. Le indegne parole pronunciate in mattinata dall’Onorevole Berlusconi confermano questa analisi”.
Alla commemorazione di Traversetolo erano presenti gonfaloni di Anpi, Alpi, Apc e delle associazioni combattentistiche.