La Polizia di Stato di Parma ha intensificato i controlli sul territorio, eseguendo in meno di 48 ore due provvedimenti di espulsione nei confronti di cittadini stranieri irregolari e denunciando un uomo italiano per violazione del foglio di via obbligatorio.
Domenica, il personale dell’ufficio Immigrazione ha accompagnato un cittadino nigeriano al Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) di Torino “Brunelleschi”, in attesa delle procedure di rimpatrio. Lunedì, invece, un cittadino pakistano è stato rimpatriato tramite accompagnamento in frontiera all’aeroporto di Venezia, anch’egli destinatario di un provvedimento di espulsione.
Sempre lunedì, intorno alle 14.25, durante un posto di controllo, una pattuglia delle Volanti è intervenuta su richiesta di un controllore della Tep: alcuni passeggeri risultavano sprovvisti di titolo di viaggio. Tra loro, un cittadino marocchino senza documenti d’identità è risultato gravato da foglio di via obbligatorio dal Comune di Parma emesso il 4 ottobre 2023 e da un provvedimento di espulsione con ordine del Questore a lasciare il territorio nazionale, emesso il 27 settembre 2025. L’uomo è stato accompagnato in Questura di Parma e, dopo i rilievi foto-dattiloscopici, deferito all’autorità giudiziaria in stato di libertà per inosservanza degli ordini.
Nella mattinata di ieri, la Polizia ha anche denunciato un cittadino italiano di 48 anni per aver violato il divieto di ritorno nel Comune di Parma disposto a suo carico con foglio di via obbligatorio. L’intervento è avvenuto nei pressi di un bar, dopo una segnalazione del titolare per la presenza molesta di un individuo in evidente stato di ebrezza. All’arrivo degli agenti, l’uomo ha tentato di fuggire, ma è stato prontamente bloccato e accompagnato in Questura. Dalle verifiche è emerso che il soggetto aveva numerosi precedenti di Polizia e penali ed era destinatario del provvedimento di allontanamento con divieto di ritorno per quattro anni. Accertata la violazione della misura di prevenzione, l’uomo è stato denunciato in stato di libertà ai sensi dell’art. 76, comma 3, del d.lgs. 159/2011.
