10 domande all’assessore Capelli sui conti del Comune

29/12/2012
h.20.00

Vista la situazione venutasi a creare con i continui rinvii della Giunta, i tentativi di fare approvare il bilancio senza i documenti necessari previsti dai regolamenti vigenti, tenuto in considerazione che a tutt’oggi i Revisori dei Conti non hanno ancora ufficializzato il parere vincolante e obbligatorio sull’effettivo equilibrio dei conti, credo non avrà problemi l’Assessore Capelli a rispondere a dieci domande facili che consentiranno a tutti i parmigiani di avere quella chiarezza che sinora è mancata.
1) E’ vero o no che per far quadrare i disastrati conti della holding STT si pensa di vendere a privati le quote del fondo PSH (Parma Social Housing) di 15 milioni di euro, creato con risorse pubbliche (ex fondi Metro) per costruire case in affitto e a prezzi calmierati costituite da un mutuo a carico dello Stato con la Cassa Depositi e Prestiti, la stessa che poi finanzia il progetto. Ritiene che si possa fare senza problemi? La finanza creativa va ancora di moda?
2) E’ vero che per salvare STT dal fallimento, si perderanno definitivamente le azioni IREN, date in pegno alle banche, rinunciando in futuro all’entrata costituita dai dividendi. E’ segnale di salute e solidità dei conti comunali questo? Non è un danno per Parma uscire da IREN senza contare più nulla? Quanto ci perdono i cittadini con gli attuali valori crollati in borsa delle stesse azioni (da 2,58€ a 0,45€)?
3) Il piano di salvataggio di CAL (Centro Agro-alimentare per la Logistica) è completamente saltato? Perché nulla è stato fatto? Qualche privato si è fatto avanti per acquistare?
4) Stu Stazione: qualcuno si sta muovendo per cercare di vendere qualche immobile tra quelli in costruzione o la stessa fine tragica della Stu Pasubio è già segnata? Quanto il Comune deve ancora dare per chiudere i debiti con le banche per finire l’intervento in stazione?
5) Parma Infrastrutture: perché tarda il prestito-ponte con le banche? Quanto costerà in termini di interessi passivi?
6) Il contrasto di Giunta tra lei, Assessore Capelli, e l’Assessore Folli sulla vendita di EmiliaAmbiente e ASCAA (società che controllano l’acqua pubblica) è palese: lei andrà avanti con la vendita o pensa di compensare a bilancio la mancata alienazione con altri aumenti di imposte e tariffe?
7) ITCity: dopo i tagli ai trasferimenti previsti a bilancio, può confermare la continuità aziendale o dovremo aspettarci sforbiciate al personale ed alle attività della società?
8) Infomobility: può garantire che l’operato sia tutto regolare? Ritiene che ci siano rischi o ricadute per il bilancio comunale?
9) ParmaAbitare e Casadesso: salta tutto, cantieri compresi? Le società possono garantire la continuità aziendale senza trasferimenti da parte del Comune? Non intenderà, per caso, tentare di vendere in un tale momento di crisi dell’edilizia? Nel caso, ha calcolato quanto andremmo a rimetterci?
10) Infine, forse la domanda più importante: perché continua a tenere nascosto il concordato SPIP? Conosce i regolamenti, perché non porta la questione in Consiglio Comunale come è tenuto a fare? Perché non spiega le clausole previste a favore delle banche?
Attendo risposta a queste domande – quesiti che tanti parmigiani si stanno facendo – augurandoLe buon anno e buon lavoro.

Massimo Iotti
consigliere comunale PD

Ps: spero che metta lo stesso impegno che profonderò in questi giorni a leggere i documenti da lei inviati così tardivamente con tempi e modalità davvero sospetti.

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