
09/11/2013
h.10.00
Un punto meritato, al termine di una gara per certi versi a due facce.
L’analisi di mister Donadoni, a fine partita, parte proprio dalla prima frazione di gioco al di sotto delle attese: “Non siamo partiti bene, l’inizio è stato difficile. Mi aspettavo una partenza diversa e le sostituzioni forzate nel primo tempo hanno poi condizionato la gara. Siamo andati meglio nel secondo tempo, siamo stati più alti anche se abbiamo subito il gol in modo ingenuo pur riuscendo poi a recuperare con un’ottima reazione e a meritare il pareggio. Potevamo fare risultato pieno e l’espulsione di Rosi nel finale è un’altra leggerezza che un professionista non può commettere, anche se era il primo ad esserne dispiaciuto. Le disattenzioni ci stanno costando troppo care. Siamo stati molto bravi nel secondo tempo a reagire, il punto è meritato”.
Donadoni spiega anche le condizioni di chi è stato costretto a uscire, analizzando poi le prestazioni di alcuni singoli: “Obi ha avuto un risentimento all’adduttore mentre calciava in porta, così anche Palladino ma sembra di entità più lieve. C’è la sosta adesso per poter recuperare tutti al meglio e valutare le situazioni caso per caso. Amauri in panchina? Una scelta tecnica, di situazione. E’ entrato molto bene con la solita voglia, è un lottatore e un trascinatore, sa capire i momenti e sa gestirli bene. Tornerà presto ad essere molto utile per la causa. L’ingresso di Valdes era volto a conferire maggiore qualità al centrocampo, in un momento nel quale volevo far passare alla squadra il messaggio che ci stavamo schiacciando troppo dietro. La miglior difesa è sempre l’attacco. E’ entrato con il piglio giusto e con lui Sansone: ci ha messo grande dinamismo, ha avuto due-tre possibilità importanti che non si sono concretizzate per poco. Il suo approccio è stato molto positivo, io voglio giocatori che siano convinti e non abbiano paura di sbagliare. Lui lo è stato. Cassano non stava bene, aveva lo stomaco un po’ in disordine ed è stato condizionato”.
Squadra stanca? Il mister la vede così e si proietta già alla prossima sfida: “Credo che non sia una questione fisica ma una questione mentale. Le partite dell’ultimo periodo ci sono costate molto eppure il gruppo oggi ha corso bene sino alla fine. Ora pensiamo a ricaricarci anche da questo punto di vista, al rientro giocheremo una sfida difficilissima a Napoli. Parolo in nazionale? Se sarà così, sarà una convocazione meritata per il campionato importante che sta facendo. Se devo essere pignolo, pur essendo Marco un giocatore straordinario, mi aspetta da lui ancora più personalità nelle giocate: deve acquisire questa sicurezza per un ulteriore salto di qualità”.