Parma è Stazione dei treni ad Alta Velocità, come Reggio Emilia

SMA MODENA
lodi1

19/02/2015

E’ proprio vero che quando i fatti sono vecchi vanno nel dimenticatoio e spesso vengono distorti. E quindi un’informazione banale messa in soffitta da vent’anni può diventare un colpo giornalistico!
Orbene, è il caso di questa notizia: Parma è sede di una Stazione dei treni ad Alta Velocità, come Reggio Emilia.
Non è quindi vero che i reggiani ci hanno “scippato” la Stazione, come da decenni ci è stato raccontato e come oggi è persuaso il 99% dei parmigiani. E’ la scoperta dell’acqua calda e uno scoop al tempo stesso!
I fatti sono lapalissiani: nell’ambito degli accordi regionali sull’Alta Velocità il Comune di Parma guidato dal sindaco Stefano Lavagetto siglò nel 1996 un protocollo che prevedeva la fermata nella Stazione di Parma di 4 tratte in andata e 4 tratte in ritorno dei treni ad Alta Velocità.
Non per nulla negli anni successivi, proprio all’interno di quegli accordi, furono investiti più di 100 milioni di euro per realizzare l’interconnessione per l’Alta Velocità per condurre i treni, ovvero i viaggiatori e i turisti, nella Stazione di Parma di P.le Dalla Chiesa. Su questa infrastruttura costosissima che ha “sbragato” la città per anni generando ingentissimi disagi ai parmigiani delle zone di via Trieste, via Palermo, via Benedetta, via Cocconi (guarda le foto dell’interconnessione AV!), oggi viaggia solo un treno locale!
L’Amministrazione Lavagetto puntò alle soste nella Stazione storica di P.le Dalla Chiesa in Centro, invece di realizzare una Stazione nuova “in linea” a Baganzola (scelta periferica, invece, compiuta da Reggio Emilia che ha realizzato la nuova stazione AV in campagna di fianco all’autostrada).
Lo stesso assessore regionale ai trasporti Alfredo Peri, rispondendo nel 2013 ad un’interrogazione del consigliere Bazzoni, scrisse che nulla osta da parte della Regione a portare i treni ad Alta Velocità a Parma e che tale decisione compete solo ai gestori sulla base di “valutazioni di mercato” (leggi la risposta di Alfredo Peri). E non c’è alcuna motivazione per la quale i due gestori possano escludere di ampliare il loro bacino di utenza coinvolgendo una città come Parma più grande e più attrattiva dal punto di vista turistico di Reggio Emilia, soprattutto considerato il flop di 46 passeggeri per convoglio della stazione Mediopadana di Reggio (leggi i numeri della Stazione di Reggio Emilia).
In questi anni questa possibilità/diritto di Parma è stato messo sotto silenzio, e gli amministratori di Reggio Emilia hanno continuato a scrivere, anche in questi giorni, che “la decisione sulle Stazioni ad Alta Velocità sono già assunte, che per Parma al più si possono pensare a delle navette da Reggio”. In una logica di difesa di interessi locali, la loro contrarietà al coinvolgimento di Parma nell’AV è legittima, considerato che se alcune tratte fermassero a Parma, quelle linee non fermerebbero più a Reggio Emilia… dove, tra l’altro, loro hanno speso 97 milioni per realizzare una stazione vuota.
Parma è alla “prova del nove” su una questione tanto rilevante per l’economia e il turismo della nostra città quale quella della fermata ad Alta Velocità.
Al di là della meritoria iniziativa nei giorni scorsi del sindaco Pizzarotti, del Presidente Fritelli e dell’Unione Industriali di Parma di chiedere una fermata dell’AV a Parma durante il periodo dell’Expo (leggi), il tema è quello di avere una fermata dell’AV per tutto l’anno e per tutti gli anni a venire. Ed è sorprendente che gli unici ad avere posto con forza il tema della fermata ad AV fissa a Parma siano stati il senatore Giorgio Pagliari in conferenza stampa all’Upi, e poi Lorenzo Lavagetto e Massimo Rutigliano nei giorni successivi su Facebook. La città, e anche la politica a giudicare dai feedback dei numerosi contatti da me avuti in queste ore, sono convinta che l’AV sia persa per sempre. C’è stata una dormita collettiva e clamorosa per due decenni, indotta da una strumentale campagna di disinformazione!
Se tutta la città, unita, chiederà a Trenitalia e Italo alcune tratte ad Alta Velocità in rispetto degli accordi del 1996 e in conseguenza della spesa di più di 100 milioni di euro di soldi pubblici per realizzare l’interconnessione, l’obiettivo non potrà che essere raggiunto.
Però Parma deve svegliarsi! Perchè i treni vanno presi quando passano… e nel nostro caso passano pure ad alta velocità!

Andrea Marsiletti

www.parmadaily.it