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22/09/2010
h.18.50
Il vicesindaco Paolo Buzzi e l’assessore al Patrimonio, Giuseppe Pellacini hanno illustrato questo pomeriggio – nel corso della seduta congiunta delle commissioni Patrimonio e Partecipazioni – la delibera sulla modifica statutaria di Parma Infrastrutture Spa, società nata alla fine del 2004, di cui il Comune detiene una quota di partecipazione del 98,28%.
L’Amministrazione comunale – è stato spiegato in commissione – si è posta l’obiettivo strategico di riordinare e riorganizzare le modalità di gestione e conduzione dei propri immobili attraverso il ricorso a forme capaci di garantire gestioni integrate, economiche ed efficienti, con l’obiettivo di mantenere livelli qualitativi ottimali. Si tratta quindi di una forma diversa di gestione dei beni al fine di operare in termini di efficienza, efficacia ed economicità.
“Abbiamo ritenuto – ha detto il vicesindaco Paolo Buzzi – che il miglior modo per garantire ai cittadini una manutenzione puntuale e continua e una più efficace, efficiente ed economica gestione dei beni pubblici fosse individuabile in una Società di capitali con partecipazione interamente pubblica sotto l’indirizzo e il controllo del Comune stesso”.
“Abbiamo anche ritenuto – ha proseguito Buzzi – di non costituire una nuova Società, come altri comuni hanno fatto, ma di modificare una Società già esistente, appunto Parma Infrastrutture s.p.a., dato che il suo modello societario consente secondo noi rilevanti vantaggi in termini di flessibilità d’intervento nella gestione dei beni stessi e delle risorse economiche necessarie”.
Il Comune di Parma intende quindi affidare in dotazione i propri beni sia disponibili che indisponibili (in questo caso attraverso conferimento in concessione) alla Società Parma Infrastrutture, con mission esclusiva di razionalizzare il patrimonio gestito, migliorare le condizioni operative e la redditività, garantendo il vincolo di destinazione pubblica dei beni demaniali e del patrimonio indisponibile. In proprietà alla suddetta società strumentale verranno conferiti in particolare i beni immobili disponibili che si intende alienare affinché la società destini i proventi ricavati dalla vendita a nuovi investimenti e manutenzioni straordinarie definiti in apposito programma triennale.
“I vantaggi sono notevoli sotto il profilo finanziario dato che il ricorso al modulo della Società per azioni potrà fornire possibilità aggiuntive rispetto al modulo di gestione amministrativa di beni pubblici – ha fatto notare Buzzi – il conferimento in natura dei beni alla Società permetterà a quest’ultima di presentarsi con un capitale di consistente misura, consentendo un accesso al credito nettamente più favorevole di quello rapportabile ad una gestione amministrativa dei singoli beni da parte dell’Amministrazione comunale.”
L’assessore al Patrimonio, Giuseppe Pellacini ha sottolineato che “vi è stata una particolare attenzione, sul piano dell’opportunità amministrativa, nel garantire che siano gli organi elettivi dell’Ente a decidere se un determinato bene appartenente al Patrimonio pubblico debba essere alienato oppure no e quali siano le manutenzioni ordinarie e straordinarie da eseguire”.
“Le simulazioni di gestione – ha aggiunto Pellacini – portano alla conclusione che la gestione integrata del compendio dei beni comunali potrà consentire importanti economie di scala”. E ancora: “La scelta che proponiamo al Consiglio comunale è coerente con gli indirizzi legislativi e comunitari più recenti in tema di gestione di beni e servizi pubblici da parte degli enti territoriali locali”.
Infine l’assessore al Patrimonio ha tenuto a sottolineare come “questo intervento potrà consentire alle tante associazioni oggi ospitate in edifici comunali che saranno conferiti alla Società Parma Infrastrutture di poter usufruire di nuovi spazi, mantenendo il radicamento sul territorio. Prova ne è che la società in questione si occuperà anche di realizzare nuove opere più moderne, funzionali con un indiscusso beneficio sia qualitativo che economico”.