“Berlusconi e la cura perfetta per schiantare il Paese”

SMA MODENA
lombatti_mar24

03/02/2013
h.19.00

Oggi i candidati parlamentari Pd in Val Ceno. La proposta choc? Un’elemosina sotto forma di bugia. L’ex premier venga a parlare di scuole e imprese che chiudono
Serietà, affidabilità e riforme sostenibili. Tre concetti ignoti a Silvio Berlusconi: tra una boutade su Mussolini e l’acquisto di un calciatore, con la sua “proposta choc” – giustamente ribattezzata “sciocc” sui social network – mette sul tavolo una elemosina offensiva per gli italiani, per giunta irrealizzabile e contraria al senso dello Stato che un ex premier, pure, dovrebbe avere.
L’Imu introdotta lo scorso anno è una delle pesanti eredità lasciate proprio dal governo di centrodestra, unitamente all’arcinoto “redditometro”. L’Europa ci stava cacciando e Berlusconi accettò, col piattino in mano, le politiche più dure nei confronti dei cittadini, delle famiglie e del ceto medio.
Lanciare la restituzione dell’Imu – anziché proporre, come fa il Pd, la sua cancellazione fino a 500 euro e la sua destinazione totale ai Comuni, per lo sviluppo locale – significa rintracciare 5 miliardi di euro in un bilancio esangue.
Dopo aver inneggiato all’evasione, dopo aver favorito con lo scudo fiscale il rientro dei capitali sporchi, Berlusconi propone di tassare i fondi depositati in Svizzera, continuando a suonare il disco rotto di una propaganda da “pifferaio”.
Il Partito Democratico ha detto basta e sta cambiando pagina. Lo ha fatto a dicembre con le primarie, consentendo ai cittadini di scegliere da chi farsi rappresentare in Parlamento. Lo fa oggi, nelle strade e nelle piazze di tutt’Italia, presentando un programma di governo rigoroso e realizzabile.
Proprio oggi alcuni candidati parlamentari del Pd di Parma – Giorgio Pagliari, Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini – hanno incontrato i cittadini dei Comune della Val Ceno, condividendo impegni ben più concreti degli slogan di Arcore: l’esigenza di un Piano nazionale a tutela della Montagna, dei suoi servizi e di chi vive in quelle zone; la necessità di liberare risorse per dare respiro all’economia locale, tanto attraverso la modifica del Patto interno di stabilità che con la riforma dell’Imu; il bisogno di sostenere un’agricoltura innovativa, che da queste parti può fare la differenza.
Per questo sfidiamo Berlusconi: venga in mezzo a noi, in mezzo ai cittadini e alle piccole e medie imprese alla canna del gas. Venga tra le famiglie della Montagna che vorrebbero parlare di scuole che chiudono e di lavoro scomparso. Accetti il confronto col Paese reale. Magari ci dirà perché parla da premier senza essere candidato.