Spip, anche Ubaldi indagato per bancarotta fraudolenta

SMA MODENA
lombatti_mar24

23/04/2013

Quattordici indagati per il crac di Spip. Ci sono i vecchi amministratori della società, affondata in 115 milioni di debiti, ma spunta anche il nome di Elvio Ubaldi, alla guida della città dal ’98 al 2007.
Lo rivela questa mattina la Gazzetta di Parma: “C’è l’ex sindaco, ma non il suo successore, Pietro Vignali. Nella lista compaiono, però, oltre all’ex presidente della società, Nando Calestani, e all’ex vice sindaco e assessore alle Società partecipate, Paolo Buzzi, anche l’ex dg del Comune, Carlo Frateschi, e l’ex grande capo di Stt, Andrea Costa. Il lungo elenco prosegue con i nomi di sette ex consiglieri d’amministrazione, ai quali si aggiunge anche quello di Pietro Gandolfi, ex direttore generale di Spip. Tra gli indagati, come era già emerso, figura infine l’immobiliarista Paolo Borettini. Per tutti l’ipotesi di reato è bancarotta fraudolenta. Nulla di più emerge dall’avviso di proroga delle indagini che tutti hanno ricevuto o stanno per ricevere.
Nel documento, infatti, compaiono solo gli articoli relativi al reato contestato e agli anni nel mirino dell’inchiesta: 2005-2010. Nessun riferimento a ciò che nello specifico viene contestato, come sempre avviene quando si tratta di avvisi di proroga delle indagini.
Ci sono dei punti fermi, però. A partire dal periodo su cui si concentra l’indagine: gli anni che vanno dal 2005 al 2010 sono infatti quelli in cui vengono completati gli acquisti di Spip 2 e viene in gran parte creato il comparto Spip 3. I terreni che, anche secondo i commissari giudiziali nominati dal tribunale, furono acquistati a «prezzi elevati».
Ma quale sarebbe stata la responsabilità di Ubaldi, che lascia la poltrona nel giugno 2007? Secondo fonti accreditate, all’ex sindaco verrebbe contestata almeno una «lettera di patronage» nei confronti di una delle banche creditrici di Spip. Le «lettere di patronage» sono una forma di garanzia impropria, in forza della quale la società «patronnant » assicura alla banca di essere titolare di un pacchetto azionario di altra società, di avere interesse al mantenimento delle linee di credito concesse, e dichiara di non cedere le azioni di sua proprietà prima del rimborso dei crediti della società debitrice verso la banca in questione.
Ma il documento firmato dall’ex sindaco può essere considerata una «vera» lettera di patronage? Un punto nevralgico dell’inchiesta. In una missiva inviata a Bipop Carire Ubaldi sostanzialmente afferma che il Comune controlla Spip e rassicura la banca sul fatto che, nel caso venisse decisa un’alienazione delle quote, verrà tempestivamente avvertita. Nel marzo 2011, rispondendo pubblicamente al consigliere regionale del Pdl, Luigi Villani, Ubaldi aveva sottolineato: «Si tratta di un’informativa che l’azionista, il Comune, fornisce a un istituto di credito, come a qualsiasi altro soggetto interessato a stabilire rapporti economici con la società posseduta, senza imporre impegni al Comune, se non quelli che ordinariamente qualsiasi azionista deve assicurare verso una sua società».
Ma anche Frateschi potrebbe essere stato inguaiato da una missiva: nel 2009, infatti, l’allora direttore generale scrive una «lettera di garanzia» a Bnl. Un altro documento che nel 2011 suscitò polemiche da parte dell’opposizione, alla quale Frateschi replicò sottolineando: «Io non ho mai fatto una lettera di patronage a favore di Bnl per Spip, come riconosce la Corte dei Conti con la delibera numero 17 del 7 aprile 2010, che la definisce solo una dichiarazione di controllo della società Spip».
E il ruolo degli altri indagati? Buzzi probabilmente «sconta» la sua delega alle Partecipate durante la giunta Vignali, ma forse anche i tre anni come vice sindaco di Ubaldi. Costa, invece, è stato numero uno di Stt fino al novembre 2010. E Spip entra a far parte della maxi holding nell’ottobre 2009, restandoci fino alla fine dei suoi giorni.
Non ci sarebbero invece atti «a rischio» firmati da Vignali, per cui – almeno fino a questo momento –
l’inchiesta non lo vede coinvolto. Scontata, invece, l’iscrizione nel registro degli indagati degli ex amministratori e dell’ex direttore generale: nei rispettivi ruoli, dovranno rendere conto della gestione di Spip.
La società su cui diciotto giorni fa è calato miseramente il sipario.

Tutti i nomi sotto inchiesta
Ecco l’elenco degli indagati per il crac Spip:
ELVIO UBALDI ex sindaco
PAOLO BUZZI vice sindaco di Ubaldi e Vignali e assessore alle Partecipate della giunta Vignali
CARLO FRATESCHI ex direttore generale del Comune
ANDREA COSTA ex presidente di Stt
NANDO CALESTANI presidente di Spip dal ’99 al 2010
PIETRO GANDOLFI ex dg di Spip
CRISTINA BAZZINI, FEDERICO PALESTRO, MARIO MANTOVANI, MARCO TRIVELLI, NELLO MACCINI, PAOLO MANELLI, ROBERTO BRINDANI (tutti ex cda)
PAOLO BORETTINI imprenditore
Tutti sono indagati per bancarotta fraudolenta.