Parto in ambulanza per donna di Bedonia, Rainieri e Occhi (Lega): “Punti nascita in montagna da riaprire”

“Per fortuna e, soprattutto, per la grande professionalità degli operatori del 118, stavolta c’è stato un lieto fine. Bonaccini però tiri fuori al più presto il cronoprogramma per riaprire i punti nascita in montagna perché il rischio di parti così pericolosi dovrebbe essere ridotto al minimo anche nelle montagne emiliane ma è invece molto alto a causa della sconsiderata sua decisione di chiuderli”. È quanto hanno dichiarato Fabio Rainieri Vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega e l’altro Consigliere regionale della Lega Emiliano Occhi in riferimento al parto avvenuto in un’ambulanza che trasportava una donna per un parto di emergenza da Bedonia all’Ospedale Maggiore di Parma.

“Due mesi fa eravamo rimasti perplessi quando in commissione assembleare la Giunta regionale aveva ribadito la sua intenzione di rimediare al grave errore commesso nella precedente legislatura regionale di chiudere queste strutture sanitarie senza però dare tempi certi e quindi un preciso cronoprogramma con l’indicazione delle risorse da investire come il Gruppo Lega aveva chiesto in una interrogazione – hanno proseguito i due Consiglieri leghisti – Se gli errori si ammettono, si deve però cercare di rimediarvi al più presto altrimenti le loro conseguenze possono aggravarsi. Bonaccini faccia dunque presto a programmare la riapertura dei quattro punti nascita in Appennino e senza preferenza geografiche, perché il tempo delle promesse è finito ed è ora di cominciare a vedere fatti anche e soprattutto per evitare alle gestanti e ai nascituri della montagna rischi che non dovrebbero patire”.

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