Pd: “Creare ciclovie nei quartieri come le aree pedonali in centro”

SMA MODENA

Sviluppare le ciclovie nei quartieri, creando strade per le biciclette con un traffico veicolare dedicato ai residenti, come è avvenuto per le aree pedonali nei centri storici.

È stato questo uno degli argomenti trattati all’interno dell’incontro “L’ambiente e la mobilità al centro di un nuovo progetto per Parma” che si è svolto nel circolo PD Oltretorrente moderato da Paolo Casalini, della segreteria comunale PD di Parma; l’appuntamento, al quale hanno partecipato Renzo Valloni, Centro Etica Ambientale, Michele Ugolini, docente al Politecnico di Milano, Carla Dieci, Mobility Manager Aziende Sanitarie Reggio Emilia, ha affrontato la questione ambientale in modo multidisciplinare, concentrando l’attenzione sulla questione della mobilità e del traffico.

“Il PD vuole sottolineare alcuni specifici temi, all’interno del programma proposto dal candidato sindaco Michele Guerra – ha introdotto Casalini – come le questioni ambientali, che sono strettamente correlate tra loro: pensiamo alle isole di calore urbano o alle precipitazioni massicce che si verificano in un breve lasso di tempo, situazioni che si riflettono sulla qualità di vita dei cittadini. Bisogna quindi pensare alle misure di mitigazione, come la decarbonizzazione dei mezzi di trasporto, la riqualificazione degli edifici e la rigenerazione urbana. La risposta al problema ambientale deve avvenire a vari livelli, quindi anche a livello locale, le città devono agire”.

“Credo che la sfida del cambiamento climatico sia la sfida del nostro secolo – è stato l’avvio dell’intervento di Renzo Valloni, Centro Etica Ambientale – Parma soffre terribilmente di inquinamento atmosferico, la città deve reagire a questi fatti che si stanno producendo come le notti tropicali, la siccità, gli eventi estremi, sono cose che dipendono dalla stessa origine: contrastando la combustione dei fossili, che si esplica nei trasporti e nei riscaldamenti, si va a contrastare questo male oscuro con vigore, così si traccia una strada verso la sicurezza energetica con una svolta importante verso le rinnovabili, così si potrebbe tracciare una strada migliore per i nostri figli”.

“Credo che le piste ciclabili sono la legittimazione dell’uso delle automobili, sono la riserva indiana della bicicletta – ha detto Michele Ugolini, docente al Politecnico di Milano – forse bisogna cominciare a parlare di strade ciclabili, nel senso che si può agire anche nei quartieri, come abbiamo fatto strade pedonali in centro storico. È necessario poi fluidificare il traffico, perché stare fermi in automobile, inquinare e non muoversi è il massimo paradosso ambientale”.

“I dati della mobilità li abbiamo di tutti, i tempi, i percorsi, facendo uno studio si può fare qualcosa di più e di meglio – ha proseguito Carla Dieci, Mobility Manager Aziende Sanitarie Reggio Emilia – Consideriamo come il futuro non sarà una rete di autobus funzionali soprattutto per gli studenti ma, interfacciandosi con i grandi produttori di mobilità, è possibile creare piste ciclabili sulle grandi direttrici urbane. All’interno di una visione non schematica, un’amministrazione potrebbe agire anche grazie ai dati che un Comune ha a disposizione a livello di flussi di traffico urbano per studiare una mobilità alternativa e sostenibile, riconsiderano la priorità che viene data alle macchine in modo da non sfavorire i pedoni”.

Segreteria comunale Partito Democratico di Parma