
08/02/2009
h.12.20
Con l’ultimo atto del governo italiano sulla vicenda di Eluana Englaro siamo ormai passati da uno stato di diritto ad uno stato etico, ad una forma di stato non democratico che vuole imporre con la forza, contro il diritto sancito con sentenze della magistratura, la sua visione “etica” per tutti i cittadini di questo paese. Un atto gravissimo ed irresponsabile.
Nel momento in cui tutti dovremmo avere la pietà del silenzio, togliere dal campo del contendere di parte questa ragazza di 37 anni e la sua famiglia, rispettare le scelte di libertà garantite dalla nostra costituzione, il governo interviene per decreto “contra personam” innescando un conflitto con la magistratura ed evidentemente con la Presidenza della Repubblica. Il diritto alla vita, garantito da tutte le dichiarazioni dei diritti dell’uomo e della persona, diventa strumento della strisciante mutazione del nostro stato di diritto e della nostra costituzione, giacché pensiamo che tutto sia al centro dei pensieri del presidente del Consiglio e del suo governo, tranne la storia umana di Eluana.
Siamo sgomenti, sinceramente e profondamente preoccupati, ma altrettanto fermi, come riteniamo lo sia la maggioranza degli italiani, nel respingere questo atto tracotante che dimostra in modo inequivocabile che la laicità dello stato non è più un pilastro del nostro ordinamento. Ci stringiamo alla famiglia Englaro ed esprimiamo la nostra piena solidarietà al Presidente della Repubblica, garante della nostra costituzione.
Barbara Lori, segretario provinciale Partito Democratico
Luca Benecchi, segretario Unione Comunale del Partito Democratico
08/02/2009
h.10.30
A proposito degli ultimi sviluppi del “caso Englaro”, Cgil, Cisl e Uil di Parma ritengono di dover prendere posizione confermando che il Paese si trova in presenza di uno scontro istituzionale senza precedenti, ricercato e voluto dal Presidente del Consiglio dei Ministri con la pretesa di definire un Decreto legge, pur avendo ben presente la contrarietà espressa dal Presidente della Repubblica con una lettera formale.
Le ultime notizie, relative all’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri di un Disegno di Legge, unite alle recenti decisioni in materia di “sicurezza”, tratteggiano un quadro che sta decisamente peggiorando. Un quadro che in queste ore sta mobilitando i sindacati confederali provinciali nell’organizzazione di un presidio, che si svolgerà martedì 10 febbraio, davanti alla sede della Prefettura di Parma, a partire dalle ore 17.30. Un presidio con il quale si intende esprimere viva preoccupazione rispetto alla nuova inquietante e gravissima intromissione del Governo nella vicenda di Eluana Englaro, e confermare l’apprezzamento e il sostegno al Presidente della Repubblica e alla sua funzione di garanzia, oltre che esprimere vicinanza alla famiglia di Eluana di fronte ad una scelta molto difficile.
Cgil, Cisl, Uil, di Parma, auspicando che si scelga la strada di una discussione parlamentare serena e ampia, slegata dall’emotività legata al caso di un singolo, invitano tutti i cittadini a sostenere con forza le decisioni del Presidente della Repubblica Napolitano partecipando al presidio e dando voce alla parte civile, laica e cattolica del Paese contro l’arroganza e a sostegno dei diritti e della libertà delle persone.
CGIL, CISL, UIL
Parma