
Per quanto riguarda la difficile situazione e della Parmacotto ieri la Procura della Repubblica ha depositato presso il tribunale fallimentare un’istanza per la revoca del concordato in quanto non ritenuto più ammissibile.
Dopo la convalida del gip al blocco di tutte le liquidità presenti nei conti aziendali i magistrati hanno ritenuto irrealizzabile il piano concordatario votato dai creditori.
La Procura ducale chiede di dichiarare lo stato d’insolvenza della società per tutelare continuità aziendale e occupazione. Questa situazione potrebbe aprire la strada al fallimento.
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Parmacotto, fondamentale la continuità del lavoro Parma
La notizia di oggi, nella tormentata vicenda Parmacotto, è la richiesta della Procura di Parma al Tribunale fallimentare di revocare la procedura di concordato preventivo, alla luce del sequestro convalidato delle liquidità aziendali.
Come sindacato abbiamo dichiarato in più occasioni che la Parmacotto ha tutte le possibilità per essere una impresa in grado di svolgere una proficua attività economica, con un marchio conosciuto, lavoratori professionali e produzioni di qualità.
A questo punto facciamo appello alle istituzioni e all’economia sana del settore per far sì che la priorità sia la continuità aziendale ed occupazionale a tutela di una storica impresa del territorio e di centinaia di famiglie di onesti lavoratori.
Fin da subito ci attiveremo a questo scopo per l’immediata costituzione di un Tavolo Istituzionale di crisi che coinvolga il Comune di Parma, di Sala Baganza, la Provincia e la Regione Emilia Romagna.
FLAI CGIL – UILA UIL