
20/09/2011
h.17.30
Il Comitato Genitori desidera precisare pubblicamente, ancora una volta a seguito di accuse di strumentalizzazione, la propria costituzione avvenuta con democratica e libera adesione da parte di numerosi genitori dei bambini frequentanti gli asili passati in gestione a Parmazerosei.
Ci siamo riuniti spontaneamente a seguito del noto consiglio comunale del 5 aprile scorso e proprio in quanto genitori molto motivati, poiché direttamente interessati, abbiamo intrapreso iniziative di protesta, e non solo, contro le discutibili scelte che questa Amministrazione ha sostenuto nel campo dei Servizi Educativi.
Ci siamo ritrovati a dover difendere a nostre spese, per mezzo del ricorso al Tar presentato in giugno, un servizio pubblico che ha raggiunto negli anni livelli d’eccellenza e che per sua stessa natura il Comune di Parma dovrebbe tutelare, sostenere ed incrementare non solo quantitativamente ma soprattutto qualitativamente e che invece cede progressivamente alle Cooperative per mezzo delle esternalizzazioni.
Portiamo un esempio dell’impoverimento che il servizio subisce quando non è più a gestione diretta comunale: proprio nella seduta di ieri della commissione scuola si è evidenziata la differenza di ore extrascolastiche, destinate anche all’aggiornamento ed alla formazione del personale, se le educatrici del Comune hanno a disposizione 200 ore oltre all’orario scolastico quelle di Parmazerosei ne hanno soltanto 120 annuali.
Spiace inoltre ancora una volta denunciare quanto siano erronee e fuorvianti le affermazioni fatte ieri dall’Assessore Bernini, dal responsabile pedagogico di Parmazerosei Papotti e dal Presidente di Proges Costantino.
Non è vero che il passaggio di consegne tra vecchio e nuovo coordinamento pedagogico garantisce di per sé la continuità educativa: tra il 26 agosto e il 1° settembre le nuove educatrici dei tre asili Parmazerosei sembra non abbiano mai né parlato con quelle uscenti del Comune, né letto i documenti dei progetti didattici in corso negli anni passati. Alla materna Millecolori sono state alcune mamme ad illustrare alle nuove ignare tate su quali temi e figure si era svolto il lavoro didattico dei loro figli al nido ed alla materna.
Tutte le scuole erano vuote e spogliate dei lavori realizzati dai bambini, ogni ambiente è risultato asettico ed impersonale e, cosa gravissima, sono state modificate routines quotidiane senza darne debita comunicazione e spiegazione ai genitori (es. ruolo delle ausiliarie, raggruppamenti dei bambini in altre classi alla riconsegna, mancata vigilanza alla porta), differentemente da quanto l’Assessore aveva pubblicamente garantito già dall’incontro all’Astra del 3 maggio scorso.
I genitori della materna di Carignano hanno potuto organizzare solo fuori dalla scuola, al parco pubblico, un pomeriggio di gioco coi bambini e le loro vecchie maestre del Comune, che tralaltro è stato condiviso anche dalle nuove di Parmazerosei, proprio con lo scopo di iniziare il nuovo anno scolastico nel migliore dei modi: rassicurando i bambini e spiegando loro il cambiamento delle maestre.
Anche per questa grave mancanza di rispetto che l’Amministrazione continua a dimostrare nei confronti dei bambini, noi intendiamo proseguire nella nostra attività di controllo, di informazione e di sostegno di quanti altri genitori vorranno considerarci come interlocutori riguardo alla realtà dei servizi Educativi Comunali di Parma, ed auspichiamo che le nostre richieste di incontro coi responsabili del coordinamento pedagogico saranno a breve soddisfatte.
Comitato Genitori di Parma in difesa dei Servizi Educativi comunali
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21/09/2011
h.16.30
Ormai da troppo tempo assistiamo a comunicati stampa da parte di un “Comitato Genitori Parma 06” che contrariamente all’obiettivo dichiarato (la difesa dei servizi educativi) produce discredito sull’intero sistema dei servizi per l’infanzia gestiti dal Comune (direttamente o indirettamente).
L’ultimo è di questi giorni, nel quale viene riportato in modo totalmente falso, quanto emerso nella 2^ Commissione Consiliare Permanente di Lunedì 19, in cui la società Parma ZeroSei ha presentato le modalità di gestione dei servizi e le strategie messe in atto congiuntamente con il Coordinamento Nidi e Scuole dell’Infanzia del Comune di Parma per garantire un adeguato passaggio di consegne.
Le affermazioni riportate sono del tutto improprie e per le quali è difficile arrivare a sostenerne la buona fede. Ci sembra quindi giunto il momento di chiarire alcune cose:
E’ evidente che questo Comitato, pur dichiarandosi democraticamente eletto (da chi?), non rappresenta le 4120 famiglie i cui figli frequentano i nidi e le scuole dell’infanzia del comune, che democraticamente (questa volta si), eleggono all’interno dei servizi gli unici organi rappresentativi dei genitori cioè i “Consigli dei Genitori”. Tale organo è l’unico istituzionalmente delegato a discutere, approfondire tutte le questioni che riguardano la vita dei servizi e il progetto educativo. Quel Comitato quindi rappresenta solo se stesso, o meglio quei pochi genitori, portatori di un loro specifico interesse e non di un interesse collettivo; inoltre negli incontri assembleari di inizio anno scolastico, i pochi genitori del Comitato, sono stati spesso più volte zittiti dalle famiglie stesse.
E’ altrettanto evidente che, essendo l’obiettivo di carattere politico, sia il linguaggio che i concetti utilizzati, sono destituiti da ogni fondamento e lontani dalla realtà. Se davvero lo scopo è difendere la qualità dei servizi, e quindi avere cura dei bambini e delle bambine, dovrebbero astenersi da farneticanti proclami ideologici che dimostrano tra l’altro la non conoscenza delle questioni in gioco: temi quali l’accoglienza, progetto educativo, formazione, continuità, presa in carico, frutto di anni di quotidiano lavoro di educatrici sia del pubblico che del privato, non sono per noi parole vuote ma dense di significati, concetti che esprimono pensieri e prassi che il Comitato dimostra ampiamente di non conoscere.
Quando, per screditare ad ogni costo la gestione di Parma ZeroSei si arriva a dichiarare il falso, vuol dire che gli argomenti non sono più credibili: come è possibile, ci chiediamo, non comprendere la reale portata e la complessità di una gestione di un nido e di una scuola dell’infanzia nella sua fase di avvio? Come è possibile mettere in discussione l’andamento di un progetto educativo ancora prima di averne avuto esperienza? E’ chiaro che l’intento di queste poche persone è animato da una pregiudiziale che va al di là di ogni questione tecnica difficilmente, con loro, argomentabile.
Questa è la prima volta e sarà anche l’ultima volta che la Società risponde al “Comitato Genitori Parma 06”: non lo riconosciamo come interlocutore qualificato, ne a difendere la qualità dei servizi né tantomeno a promuoverla: saranno i Consigli dei Genitori veri ad interloquire, se lo riterranno, con questi “4 amici da bar”, i quali saranno chiamati a rispondere di fronte alla città intera e probabilmente anche di fronte agli organi giudiziari (esiste la fattispecie di Lite Temeraria) delle loro affermazioni.
Per il CDA Dott. Papotti Marco
Amministratore Delegato Parma ZeroSei