PoGrande riserva Mab Unesco: i Comuni riuniti a Colorno

È proseguito nella mattinata di ieri all’interno dell’Aranciaia di Colorno (PR) il percorso del WorkinMabPoGrande alla presenza degli amministratori dell’Area 2 della Riserva Mab PoGrande UNESCO che comprende 31 degli 85 comuni complessivi delle province di Parma, Reggio Emilia, Mantova, Cremona, Lodi, Rovigo. Dopo la prima uscita avvenuta nei giorni scorsi a Piacenza è stata data nuovamente voce ai territori, i cui rappresentanti hanno elencato risorse, criticità e sfide strategiche da intraprendere grazie ai valori del Grande Fiume.

La giornata è stata aperta dal Sindaco di Colorno Christian Stocchi che ha fatto gli onori di casa. “Questa nuova tappa – ha affermato il primo cittadino colornese – rappresenta un ulteriore passo avanti lungo questo percorso che si basa sulla collaborazione tra i territori quale elemento fondamentale. E’ un’opportunità che può dare alle nostre zone una prospettiva ad ampio respiro, con la regìa dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po che si è dimostrata capace di cogliere un’occasione storica come questa”. All’appuntamento di Colorno erano rappresentati i Comuni di: Colorno, Polesine Zibello, Roccabianca, Sissa Trecasali e Sorbolo Mezzani (Parma); Boretto, Gualtieri, Guastalla, Luzzara e Novellara (Reggio Emilia); Gonzaga, Motteggiana, Pomponesco, Suzzara e Viadana (Mantova); Casalmaggiore, Martignana Po e San Daniele Po (Cremona).

Dopo la presentazione delle attività territoriali per il biennio 2020-21 curata da Ludovica Ramella e Laura Mosca (Segreteria Operativa della Riserva di Biosfera Mab UNESCO “Po Grande”) la parola è passata agli amministratori dei territori che hanno fornito il proprio contributo sulle possibili valorizzazioni del Po.

Per semplificare l’esposizione, renderla maggiormente fruibile e riassumere i concetti emersi nel corso del confronto sono stati coinvolti i facilitatori dell’Autorità Distrettuale Mauro Ferrari e Susanna Ravelli, che hanno raccolto le istanze dei rappresentanti locali suddividendole per tematiche. In generale, la richiesta partita dai territori dell’Area 2 è stata quella di potenziare le connessioni (non solo fisiche) tra gli stessi, cercando di omogeneizzare il più possibile le attività comuni che riguardano iniziative culturali ed enogastronomiche, segnaletiche per la mobilità slow e per i percorsi architettonici artistici: sintomo, questo, della consapevolezza che sul territorio esistono già esperienze positive che vanno potenziate e messe in collegamento. Dagli amministratori sono confermate molteplici opportunità da cogliere: se da un lato è evidente la necessità di curare l’aspetto delle ciclabili (un turismo che sta mostrando da queste parti numeri sempre più in crescita e che è favorito da progetti quali la ciclovia VenTo e la ciclabile della Food Valley), dall’altro è arrivato da più parti il desiderio di dotare i Comuni di sempre più “polmoni verdi”, mirati a un ripristino ambientale che favorisca la biodiversità e corridoi ecologici.

“Vogliamo essere a fianco dei territori e condividere passo dopo passo questo percorso – ha affermato il Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po Meuccio Berselli – per far capire cosa facciamo e dove andiamo. Siamo in un’area che dispone di tante risorse e attrattività, la vera sfida sarà quella di riuscire a collegare tutti questi puntini e farli diventare segmenti di un’unica connessione che ci aiuti a creare, alla fine di questo cammino, un progetto unitario che tenga conto delle esigenze e delle peculiarità di tutte e tre le aree coinvolte”.

Martedì 30 giugno alle ore 10 a San Benedetto Po nei locali della biblioteca monastica si terrà l’incontro dedicato agli amministratori dei Comuni coinvolti del Mantovano e Rodigino.

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