Polesine Zibello coordinatore di 11 Comuni emiliani lungo il Po coinvolti nel progetto Adrionet

La Regione Emilia-Romagna è ideatrice e capofila del progetto europeo Adrionet, che coinvolge soggetti di sette Paesi dell’area adriatica (Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Albania, Serbia, Grecia). Il progetto, che dopo una fase preliminare di lavoro giunge ora al rapporto diretto con i territori, è stato presentato all’interno del convegno “Terre laboriose terre d’eccellenza” che si è svolto al porto di Polesine, sul Po parmense: il Comune di Polesine Zibello è stato infatti incaricato dalla Regione per coordinare la partecipazione dei Comuni al progetto stesso.

Questa settimana iniziano gli incontri territoriali con gli stakeholder di tutti i Comuni coinvolti. La Regione Emilia-Romagna ha scelto come area pilota 11 Comuni uniti dalla posizione sull’asta del Po: Calendasco, Caorso, Castelvetro Piacentino, Monticelli d’Ongina e Villanova sull’Arda (in provincia di Piacenza); Colorno, Polesine/Zibello e Roccabianca (Parma); Boretto, Brescello e Luzzara (Reggio Emilia). E proprio in Municipio a Zibello, nel pomeriggio di domani, martedì 30 novembre alle 17, si tiene il primo degli incontri, aperto agli stakeholders interessati della provincia di Parma. Nel pomeriggio successivo si terranno analoghi incontri nel reggiano e nel piacentino, rispettivamente a Boretto e Villanova sull’Arda.

Gli incontri saranno coordinati da operatori specializzati che avranno il compito di illustrare ai partecipanti il progetto e le sue finalità. Poi, nel corso del 2022, verranno organizzate azioni pilota su tutti i territori, e al termine del progetto verrà ufficialmente creata una rete trasnazionale di “Comunità ospitali”, di cui faranno parte gli 11 Comuni emiliani partecipanti al progetto.

La scelta dei Comuni parte da alcuni presupposti specifici. Il principale beneficio atteso per la Regione Emilia-Romagna attraverso la partecipazione ad Adrionet è l’opportunità di progettare e testare un approccio integrato per la valorizzazione comune dei paesaggi naturali e culturali, e l’asta del Po è sembrata la soluzione ideale. Sulla scelta hanno poi inciso alcuni altri criteri definiti fra tutti i partner: la dimensione (Comuni con meno di 15 mila abitanti), la presenza di rocche e castelli, di personalità culturali di spicco, la valorizzazione delle memorie territoriali, un’enogastronomia particolare.

Tutti aspetti legati agli obiettivi di Adrionet: che persegue la valorizzazione territoriale di aree di alto valore ma vulnerabili ed esposte a rischio di abbandono e quindi di spopolamento; e si offre come un possibile volano per una nuova fruizione territoriale e turistica.

Fra le azioni previste dal progetto che hanno l’obiettivo di una ricaduta futura sui territori, c’è proprio la creazione di un comune piano di azione/masterplan turistico che dovrà servire come base per le future strategie promozionali di questa parte di Emilia a ridosso del Grande Fiume.

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