Polizia Municipale, “molte parole, pochi fatti”

SMA MODENA
lombatti_mar24

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(non più in homepage)
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23/07/2010
h.15.50

Il Comune di Parma ha recentemente ricostituito il Nucleo Speciale Sicurezza Urbana, una scelta su cui la FP Cgil di Parma e la stessa Cgil provinciale ritengono doveroso intervenire.
Per quanto riguarda la Funzione Pubblica, il segretario generale Sauro Salati non condivide “la decisione di snaturare il ruolo della Polizia Municipale e di ampliarne le competenze per attività sempre di più di Polizia Giudiziaria e di Forze dell’Ordine.
Auspico che questo nuovo nucleo abbia finalità diverse dal precedente e che il personale abbia avuto una formazione adeguata per operare nelle nuove mansioni”.
Il timore, per Salati, è quello di un’operazione tutta d’immagine. “Ma perché – chiede il segretario FP – tante parole e pochi fatti? L’assessore Fecci e il Comandante della Polizia Municipale avevano promesso entro giugno l’assunzione di dieci nuovi agenti, ma ad oggi non se ne vede l’ombra. Ci era stato promesso che la nuova sede del comando di Polizia Municipale sarebbe stata sistemata, ma a luglio, dopo un mese senza pioggia, si trova l’acqua alla base degli ascensori, gli spogliatoi hanno uno scarso isolamento e risultano un forno.
Infine, cosa dire del progetto per costruire l’armeria, sempre promesso dall’assessore Fecci? Si sono acquistate nuove armi, ma non si garantisce un luogo dove custodirle”.
“Inoltre – aggiunge Salati – si costruiscono postazioni fisse, parzialmente utilizzabile perché senza illuminazione. Senza parlare delle carenze organiche: se togliamo gli agenti utilizzati nel Nucleo Speciale, quelli impegnati nelle unità cinofile, quelli assegnati al Nucleo di Attività Antiviolenza alle donne, non ne restano poi tanti.
Non a caso, nei quartieri di periferia, sopratutto di vigili di prossimità, se ne vedono pochi”.
A queste considerazioni si aggiungono quelle più complessive di Patrizia Maestri, segretaria generale della Cgil di Parma, che, oltre ad augurarsi, per questo Nucleo Speciale, “un’inversione di rotta rispetto agli avvii, sul ruolo e la funzione della squadra, ritiene che sarebbe utile investire maggiormente nella formazione specifica di chi svolge certe delicate mansioni, incentivandone il lavoro in senso preventivo più che repressivo”. “Penso non sia inutile ribadire che la sicurezza di una città o di un territorio non si misurano solo sul numero di rappresentanti delle forze dell’ordine dispiegati.
Al contrario: una città blindata, militarizzata – come recenti provvedimenti avrebbero voluto – rappresenta il segno di una situazione di insicurezza e di potenziale pericolo. Sarebbe opportuno che si ragionasse di integrazione e di prevenzione e che si rispettasse la specificità dei ruoli e dei compiti, mantenendoli ben distinti, proprio per evitare il ripetersi di situazioni incresciose, non ancora del tutto chiarite. Situazioni che peraltro lasciano una macchia negativa in una città che si propone come modello di sicurezza urbana e sociale”.
Secondo FP e Cgil di Parma, prima di istituire nuclei speciali sarebbe necessario portare a termine i progetti e gli impegni presi, tanto più che con i tagli della legge finanziaria in arrivo, come hanno voluto segnalare tutte le forze di polizia dimostrando in piazza a Montecitorio lo scorso 21 luglio, anche la sicurezza vedrà una cospicua riduzione delle risorse disponibili.

Cgil Parma
Ufficio Stampa
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23/07/2010
h.17.30

Il Consigliere Regionale della Lega Nord, Roberto Corradi, prende posizione a favore dell’istituzione del “Nucleo di sicurezza urbana” (nell’ambito del corpo della Polizia Municipale del Comune di Parma); fortemente criticato dalla CGIL.
Per il leghista Corradi: “Dopo anni totalmente deludenti, finalmente l’Amministrazione Comunale di Parma sembra incamminarsi verso soluzioni per potenziare la sicurezza dei cittadini ed il contrasto a fenomeni delinquenziali e di degrado.
La Lega Nord, da sempre favorevole ad ogni iniziativa utile ad elevare il livello di sicurezza dei cittadini ed il presidio delle strade e delle piazze di Parma, giudica con favore la scelta dell’Amministrazione di istituire anche a Parma un “Nucleo di sicurezza urbana.
Peraltro, un Nucleo simile opera già presso il Corpo di Polizia dell’Unione delle Terre Verdiane, senza che la CGIL abbia mai trovato nulla da ridire; circostanza che conferma la strumentalità della posizione di un sindacato che a Parma non perde occasione per svolgere la funzione di “ruota di scorta” del PD, anche se questo vuol dire prendere posizioni contrarie all’interesse dei cittadini.”

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24/07/2010
h.14.00

“Le critiche verso il nuovo nucleo della Polizia Municipale sono dettate soltanto da motivi politici”.

E’ quanto afferma Fabio Fecci, assessore comunale alla Sicurezza, rispondendo alle critiche espresse dalla Cgil in merito al “Nucleo sicurezza urbana” della Polizia Municipale. “Le nuove competenze riconosciute ai Sindaci attraverso il pacchetto sicurezza, – spiega l’assessore – si concretizzano in un maggiore e diverso lavoro per la Polizia Municipale, che per prima è chiamata, in una società che negli ultimi anni registra un forte incremento dei fenomeni di degrado sociale, a dare risposte concrete e tempestive alle problematiche di sicurezza urbana, anche attraverso l’applicazione dello ordinanze sindacali, operando in autonomia e in collaborazione con le Forze dell’Ordine”.
“Il Nucleo Sicurezza Urbana, – prosegue l’assessore – adeguatamente preparato attraverso corsi di formazione, come del resto anche la maggior parte degli agenti facenti parte del corpo, opera all’interno delle disposizioni previste dalla legge quadro 65 dell’86, che i rappresentanti sindacali dovrebbero conoscere bene; pertanto non si è snaturato in alcune modo il ruolo della Polizia Municipale”.
“E’ certamente auspicabile – aggiunge Fecci – che in tempi brevi il Parlamento approvi la legge di riforma della Polizia Locale, che da un lato rinforza le funzioni già descritte nella legge quadro 65 e dall’altra dota di ulteriori e fondamentali strumenti la Polizia Municipale in un’ottica di gestione della Sicurezza Urbana. Anche per quanto concerne la costruzione dell’armeria, si ritiene necessario attendere l’approvazione della legge, come sottolineato anche dal Ministro Maroni durante l’ultimo incontro della Carta di Parma, in modo da verificare le disposizioni normative che saranno prese in materia relativamente al porto d’armi sul territorio comunale e nazionale”.
“La speranza è che, una volta approvata la legge, che nasce da una proposta bipartisan, – precisa l’assessore – si calmino gli animi, specialmente quelli di coloro che continuano a criticare il lavoro della Polizia Municipale esclusivamente per motivi politici”.
Per quanto riguarda le criticità strutturali dell’attuale Comando, “si ricorda che in questi mesi – sottolinea Fecci – sono stati effettuati interventi significativi da parte dell’Assessorato ai lavori pubblici e sono stati stanziati dalla Giunta ulteriori 100.000 € per porre rimedio a particolari situazioni create da un’impresa, sulla quale, al momento, non esiste la possibilità di rivalersi per motivi di carattere finanziario”.
In merito alle assunzioni, invece, “poiché la legge regionale prevede un periodo di formazione di tre mesi per i nuovi agenti, – conclude Fecci – vista la necessità di garantire alcuni servizi prioritari per assicurare la sicurezza della cittadinanza, specialmente durante il periodo estivo, si è deciso di procrastinarle in avanti, investendo attualmente risorse da destinare agli agenti in servizio attraverso progetti speciali e straordinari. In ogni modo, entro fine anno, saranno realizzate le assunzioni, probabilmente in un numero superiore di qualche unità rispetto a quelle previste nel bando di concorso”.