
“Perché Bonaccini, quando fu interrotto il ponte sul Po a Colorno non decretò lo stato di crisi regionale per quel pezzo di Bassa parmense mentre ora lo ha appena decretato per la Valle del Savio a seguito dell’interruzione della E45 in Romagna? Sembra proprio che il Governatore ci voglia dare ragione quando diciamo che per il PD la Regione Emilia-Romagna si ferma all’Enza”.
Sono queste le parole con le quali il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega, Fabio Rainieri, ha illustrato l’interrogazione che ha presentato in Regione dopo che il Presidente della stessa ha dichiarato lo stato di crisi regionale e stanziato fondi per cittadini e imprese del territorio danneggiato dalla chiusura di un tratto della super strada che porta dalla Romagna fino a Orte nei pressi di Roma, in conseguenza del sequestro del viadotto Puleto da parte della Procura della Repubblica di Arezzo.
“Le due situazioni di crisi sono praticamente analoghe perché nella nostra bassa come in Romagna sono interrotte vie di comunicazione transregionali fondamentali, sia per il traffico pesante, sia per quello leggero, che saranno convogliati su una viabilità alternativa accidentata o che comunque aumenterà notevolmente i tempi di percorrenza, con enormi disagi soprattutto per i pendolari – ha quindi proseguito il Consigliere regionale leghista – L’enorme differenza tra le due situazioni sta invece nell’atteggiamento dell’ente regionale che per la Romagna ci ha messo 8 giorni dalla chiusura della strada per agire, mettendo da subito a disposizione 250.000 euro che saranno sicuramente aumentati se la situazione di crisi perdurerà, mentre per la Bassa est, che nella migliore delle ipotesi subirà l’interruzione del collegamento con la Lombardia per quasi due anni, non ha fatto nulla. E comunque sarebbe ancora in tempo per attivarsi. Ma del PD che amministra la Regione e anche i comuni interessati dalla crisi del ponte che invece di chiedere interventi ti spaccia lo stesso Bonaccini come un governatore vicino agli interessi del nostro territorio, non ci si può certo fidare”.