Ponteghiara, più sicuro il sistema fluviale

31/07/2012
h.15.10

A Salsomaggiore in tanti ricordano ancora quel terribile 18 settembre del 1973, quando una disastrosa alluvione provocò due vittime, decine di alberghi e case allagati, auto portate via dalla violenza delle acque dei torrenti Ghiara e Citronia che esondarono nella cittadina termale e a valle di questa, al confine con Fidenza.
Proprio lì, a Ponteghiara, immediatamente a monte del ponte sul torrente, lungo la provinciale SP 359R, la Provincia ha ultimato importanti lavori di riduzione del rischio idraulico, un’opera complessa dell’importo di 1.500.000 euro realizzata con un finanziamento del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio.
Oggi in occasione della fine lavori, si è svolto un sopralluogo del presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli con gli assessori provinciali Ugo Danni (Difesa del Suolo) e Andrea Fellini (Viabilità), il sindaco di Salsomaggiore Giovanni Carancini, i tecnici provinciali che hanno seguito l’opera e il personale della ditta Granelli che si è aggiudicata i lavori.
L’intervento, come ha spiegato il dirigente provinciale del Servizio Ambiente Gabriele Alifraco, ha lo scopo di abbattere le onde di piena del Ghiara prima che queste arrivino al ponte risultato, in diversi eventi alluvionali, di luce insufficiente per garantire il transito in sicurezza delle portate di piena. Grazie al finanziamento ottenuto dal Ministero dell’Ambiente, la Provincia ha realizzato uno scolmatore laterale di piena e un canale diversivo nel quale vengono convogliate le acque by-passando in tal modo il ponte.
In un momento come questo in cui si discute del riordino del sistema degli enti locali occorre tenere presente quali sono i livelli che conoscono bene il territorio – ha sottolineato Bernazzoli Quello della difesa del suolo è un tema delicato per tutto il Paese, un ambito in cui la Provincia di Parma ha dimostrato di essere un soggetto utile nella ricerca dei finanziamenti e nella realizzazione degli interventi. Opere come questa, in questo periodo di crisi come quello che stiamo attraversando, hanno una duplice valenza: mettono in sicurezza il territorio e creano lavoro aiutando lo sviluppo”.
E’ un’opera di prevenzione – ha detto Danni destinata a risolvere quello che nel Ptsp la Provincia ha definito un nodo a elevato rischio idraulico, un intervento necessario per affrontare i momenti di particolare criticità”.
Qui si è speso bene per rispondere alle esigenze del territorio con un opera che ci mette in condizione di essere sicuri anche a fronte dei rischi alluvionali che vediamo accadere anche in conseguenza della modificazione del clima – ha aggiunto Carancini ringraziando la Provincia.
L’intervento realizzato è costituito a monte da una briglia finalizzata a trattenere eventuale materiale trasportato dalle acque, come tronchi e detriti di grandi dimensioni. Vi è poi uno scolmatore difeso da gabbioni in pietra., un tubo in acciaio di grande diametro (circa 9 metri di larghezza e quasi 5 di altezza) grazie al quale il canale diversivo sottopassa la strada provinciale. Si aggiungono poi le difese spondali in massi lungo il canale diversivo e lungo di argini del tratto di Ghiara oggetto dell’intervento.
Oltre alla pulizia e risezionamenti dell’alveo del torrente, a monte delle opere, sono stati effettuati anche lavori di sistemazione e riqualificazione del vecchio ponte in mattoni ricostruendo parti dei muri di sostegno delle sponde a monte, risultati particolarmente degradati.
Comprese nell’intervento anche opere di mitigazione ambientale e paesaggistica, in particolare piantumazioni e rinverdimenti spondali oltre alla realizzazione di una staccionata in legno in corrispondenza delle gabbionate.
L’opera è stata eseguita dalla Ditta Granelli Costruzioni di Salsomaggiore Terme che si è aggiudicata l’appalto indetto dalla Provincia.

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