Cinema, premiazione del festival “Pellicole per Alimenti”

27 Gennaio 2017
SMA MODENA

Martedì 17 gennaio 2017 alle ore 20.00 si è tenuta, al Cinema Edison di Parma, la premiazione

del festival cinematografico “Pellicole per Alimenti, dal cibo sacro al cibo spazzatura”.

Evento organizzato dall’Associazione Culturale Kinoki, in collaborazione conLiceo Artistico Paolo Toschi e Comune di Parma.

Il cibo è sacro e nello stesso tempo il cibo è spazzatura? Ma com’è che un cibo è considerato sacro e un altro, apparentemente simile, spazzatura? Quante arance ci sono nella mia aranciata?

Quanta strada ha percorso la farina prima di arrivare dal mio fornaio? Chi raccoglie le mele che mangio? Quanta plastica serve per 1 kg di affettato in vaschetta?

E’ questa la sfida che “Pellicole per Alimenti” ha lanciato.

Attraverso ogni passaggio il cibo cambia, si trasforma, acquista o perde valore e non solo economico.

Un viaggio del cibo in soggettiva, dove il cibo racconta ciò che lo circonda.

Vincitori e motivazioni:

Primo Classificato: “Junk Food” di Rodrigo Canet (Spagna)

Forza comunicativa, essenzialità in animazione stop motion, sono le caratteristiche di questa piccola

opera. Un campione di comunicazione da diffondere il più possibile.

Secondo Classificato: ”A pastinaca de Santa Pati” di Pier Paolo Battocchio Biata (Italia)

La scoperta di un alimento rappresenta per una comunità un modo di riconoscere la propria identità.

Qui il cibo rappresenta molto di più che un semplice alimento, spostando il concetto di antiossidante da un piano alimentare ad un piano antropologico.

Terzo Classificato: “Kykurer poti…..” di Md. Ariful Islam (Bangladesh)

Poche inquadratura riescono a raccontare un universo in cui il cibo diventa elemento di relazione

tra i personaggi, fino a rappresentare attraverso la sua rinuncia un canale di condivisione affettiva.

Menzione speciale assegnata dal Liceo Toschi , Audiovisivi Multimedia:

“Il cibo più buono” di Roberto Lacava (Italia)

Una tematica forte, trasmessa con cura, scuote lo spettatore,  ribaltando la relazione tra uomo e animale.