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26/07/2010
h.13.50
“Come cittadino e come amministratore vivo con grande preoccupazione le voci di presunte disfunzione nelle procedure di attivazione dei mezzi di soccorso nel nostro territorio”.
Luigi Giuseppe Villani, capogruppo Pdl in Regione e coordinatore provinciale azzurro, entra nel vivo della questione scaturita dalle dichiarazioni del presidente dell’Assistenza Pubblica di Fidenza Alessandro Dondi in merito allo scarso utilizzo, da parte della centrale operativa del 118 di Parma, dell’ambulanza messa a disposizione dalla PA borghigiana con a bordo un’infermiere professionale.
“Quando di mezzo c’è la salute della collettività – continua Villani – bisognerebbe sempre ricordarsi che non ci possono essere ombre o dubbi sull’operato dei soggetti coinvolti. Intendo quindi attivarmi subito, già dalle prossime ore, con il vertice dell’Asl e dell’Azienda ospedaliera e con le Associazioni di volontariato e la Croce, per approfondire la vicenda e fugare quanto prima qualsiasi dubbio su incomprensioni e scarsa collaborazione fra i vari soggetti del soccorso.
È bene ricordare che storicamente il servizio di emergenza territoriale (118) di Parma, è gestito da quattro soggetti: l’Asl, che ne ha formale competenza, l’Azienda ospedaliera, che ha la competenza per il servizio di elisoccorso su Reggio, Parma e Piacenza (il sistema regionale ha tre elicotteri uno a Parma, uno a Bologna ed uno a Ravenna, più un quarto del soccorso alpino che staziona a Pavullo nel Frignano, dotato di verricello per il recupero), le Assistenze pubbliche e la Croce rossa Italiana. Nell’ambito della convenzione l’Asl ha “ceduto” all’Ao la gestione della centrale operativa 118 Parma soccorso. Su Fidenza la convenzione prevede che vi sia un mezzo convenzionato 24 ore su 24 presso la Pubblica Assistenza con la presenza di un infermiere professionale messo a disposizione dell’Asl, la Croce Rossa fornisce 24 ore al giorno l’equipaggio per l’Automedica e per 12 ore notturne una ambulanza aggiuntiva.
“Il volontariato, soprattutto nel campo del soccorso, – conclude Villani – è una grande risorsa per la collettività che nessuno può permettersi di emarginare o penalizzare; gli amministratori hanno il dovere di vigilare perché questo non avvenga”.