
01/07/2009
h.17.10
“Ringrazio il Comune di Parma per la collaborazione e per il riferimento che ha dato al Governo nel settore della disabilità.
Ora vogliamo continuare ad avvalerci di questa esperienza, con Parma e con tutti quelli che hanno fatto parte del Tavolo, non escludendo anche altri soggetti”. Sono parole del ministro del Welfare Maurizio Sacconi alla presentazione del Libro bianco su accessibilità e mobilità urbana, questa mattina presso il Ministero del Lavoro, alla quale erano presenti anche i coordinatori politici del Tavolo di lavoro: il sindaco di Parma Pietro Vignali e il suo delegato per le Politiche a favore dei Disabili Giovanni Paolo Bernini.
Sacconi ha poi continuato dicendo che queste buone prassi devono essere emulate anche da altre Amministrazioni “nonostante siano già diverse le realtà italiane che possono dirsi virtuose”.
Sempre il ministro ha annunciato che a ottobre, “in occasione della Giornata nazionale della disabilità, si presenterà l’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità”.
“Ci vuole uno sguardo nuovo, ha detto il sindaco di Parma Pietro Vignali: non sono le persone disabili che devono essere considerate un problema, ma piuttosto la società, le sue convenzioni e le sue barriere materiali e immateriali devono cessare di essere un problema per le persone. Per tutte le persone. Noi non vogliamo costruire una città per i disabili, ma una città per tutti.
Cioè una città semplice da vivere per chiunque. Abbiamo intrapreso un percorso per costruire una città accessibile nel vero senso della parola, cioè accessibile per tutti, che siano persone diversamente abili o anziani, bambini o famiglie. Accessibile a ognuno di noi, a partire dalle sue specificità e dalle sue differenze.
“Inclusione” – ha detto ancora il sindaco – è la parola chiave, che ha guidato i nostri progetti e ci ha condotto sin qui, sino a poter dare il nostro contributo al Tavolo di lavoro voluto dal ministro Sacconi. Siamo sinceramente orgogliosi di partecipare a questo Tavolo, perché questo conferma la validità del lavoro fatto finora e anche perché questo lavoro può essere utile ad altri”.
“Per garantire a tutti uguali opportunità – ha spiegato l’assessore all’Agenzia Politiche a favore dei Disabili Giovanni Paolo Bernini – ho accolto la proposta del ministro di consegnare agli amministratori un utile strumento che sappia accompagnare nel modo migliore le scelte su cui ogni giorno sono chiamati a deliberare. Scelte che non vanno solo incontro a una minoranza di persone, cioè le persone disabili, ma vanno viste anche in previsione di una società sempre più complessa e che è destinata a invecchiare e quindi ad avere in futuro più cittadini con disabilità.
L’Ente locale, infatti, deve farsi promotore, dando il buon esempio, per influire sui cambiamenti culturali della società, per creare consapevolezza dell’importanza di un ambiente inclusivo anche nelle altre pubbliche Amministrazioni e nei privati. La figura del disability manager, in particolare, avrà la funzione di promuovere le politiche sulla disabilità nell’Ente e raccordare tutti i settori amministrativi, mobilità, sociale, urbanistica ma anche cultura e sport”.
Il Libro bianco. L’obiettivo dell’intenso lavoro dei componenti il Tavolo tecnico-amministrativo sull’accessibilità e mobilità urbana, istituito dal Comune di Parma d’intesa con il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, è stato quello di illustrare gli elementi da valutare per la definizione e la realizzazione di interventi finalizzati ad accrescere l’accessibilità delle nostre città e degli spazi che le compongono. Presupposto fondamentale è che la disabilità non è solo il risultato di una caratteristica dell’individuo, quanto anche il confronto con un ambiente sfavorevole che determina la condizione di disabilità. Ne discende che intervenire sul contesto consente di ridurre l’impatto della disabilità sulla vita e sulle opportunità della persona, contrastando alla radice i rischi di emarginazione e di discriminazione, nel rispetto per la diversità umana, basandosi sui principi della Convenzione Internazionale, adesso Legge n. 18 del 3 Marzo 2009.
Le linee guida proposte nel testo, pur tenendo conto delle norme vigenti in materia di accessibilità, fanno un passo in più, verso lo sviluppo di una nuova sensibilità del progettare, per il quale l’adozione di soluzioni accessibili a tutti diventi una naturale determinazione e non effetto di imposizioni normative.
Nella prima parte del testo, si sono individuate tre macroaree di intervento con le relative prospettive operative: la fruibilità dei luoghi di vita, di educazione e di lavoro, la mobilità e trasporti per la vita indipendente, l’accessibilità ai servizi e all’informazione
Il libro si sofferma poi sugli strumenti di valutazione dell’accessibilità, della qualità urbana e, di conseguenza, del benessere dei cittadini, anche quelli con disabilità: customer satisfaction, osservatorio comunale sull’accessibilità e fruibilità, banca dati sull’accessibilità e fruibilità, responsabilità sociale d’impresa, appalti pubblici e contratti di servizio
Il ruolo delle Amministrazioni locali risulta determinante per realizzare il cambiamento culturale auspicato, si propone quindi una politica locale di mainstreaming, con azioni e proposte innovative, quali l’introduzione del disability manager, con incarico specifico nelle città con un numero superiore a 50.000 abitanti, rivestito da un dipendente con questa funzione nei Comuni con meno abitanti, la promozione di attività formative specifiche, l’istituzione di albi depositati presso gli Enti locali che raggruppino tutti coloro che si sono specializzati in tema di disabilità/accessibilità/mobilità per tutti.
La seconda parte del Libro si suddivide in 27 tavole operative, indicazioni chiare e semplici di fattibilità e di realizzazione di una progettazione accessibile per tutti.
Per dare continuità al lavoro svolto si propone di lanciare una campagna di raccolta di buone prassi sulla tematica attraverso l’istituzione di un link dedicato nel sito del Ministero. Le iniziative raccolte saranno poi valutate dai componenti il Tavolo tecnico e potranno costituire una prima banca dati su accessibilità e mobilità urbana.
In appendice vengono raccolte le normative richiamate nel testo in materia di accessibilità e mobilità urbana partendo dalla Convenzione internazionale sui diritti delle persone con disabilità.
Gli autori del Libro bianco:
Comune di Parma, Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Cooperazione Italiana – Ministero degli Esteri, Regione Friuli Venezia Giulia, Università degli Studi di Parma, Formez – Centro di formazione studi, Federazione Italiana Superamento Handicap – FISH, Federazione Associazioni Nazionali Disabili – FAND, Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche – FIABA, Categoria Imprenditori del settore, Fondazione Snaidero, Fondazione Don Gnocchi, Comitato Italiano Paralimpico.
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02/07/2009
h.10.00
Dichiarazione dell’assessore comunale Fabio Fecci in merito alla presentazione del Libro bianco su accessibilità e mobilità urbana.
“Esprimo grande apprezzamento per la stesura del Libro bianco, che deve diventare strumento di lavoro per i Comuni e che spero venga presentato anche a livello regionale e nelle singole realtà municipali. Il mio augurio è che possa aiutare ad abbattere le barriere architettoniche ma anche, e soprattutto, quelle culturali nei confronti della disabilità.
Come vicepresidente di Anci Emilia – Romagna, e come ex sindaco di Noceto, ho lavorato molto per garantire alle persone con disabilità gli stessi diritti di tutte le altre, particolarmente il diritto allo studio, e per offrire alle famiglie che vivono questa situazione sostegno e sollievo nella cura dei propri famigliari disabili.
Come assessore dell’attuale Giunta continuerò a mettere a disposizione la mia esperienza e a dare la più stretta collaborazione sulle tematiche in questione”.