Presi tre ladri seriali autori di numerosi furti ai danni di negozi tra ottobre 2023 e giugno 2024

SMA MODENA

Dall’ottobre 2023 allo scorso giugno Jeniffer Emiliani (1985), Vito Muto (1987), Luigi Raffaele Pilato (1972) avrebbero commesso alcuni furti commessi sia a danno di cittadini che di esercizi commerciali della città e della provincia.

Il modus operandi adottato è apparso sempre lo stesso: gli autori hanno agito sulla base di un protocollo ben collaudato, basato sulla scelta sistematica di obiettivi nei quali potevano trovare denaro lasciato incustodito, tanto da concretizzare l’azione delittuosa in un lasso di tempo brevissimo, rimuovendo violentemente gli ostacoli tra loro ed il bottino.

Ad investigare sul loro conto, sono stati i Carabinieri delle stazioni di Parma Centro, Parma Oltretorrente, Noceto, Colorno e dalla Polizia Stradale di Parma 2.

L’articolata attività investigativa, avviata dai Carabinieri, in piena sinergia con la Procura della Repubblica di Parma, si è avvalsa soprattutto della visione delle immagini di videosorveglianza, ma anche di testimonianze raccolte e di accertamenti condotti sul campo.

L’elemento più caratterizzante che emerge dall’analisi dell’intera vicenda è l’interagire di Jennifer Emiliani di volta in volta o con Muto o con Pilato.

I furti commessi dalle coppie che via via si formavano sono caratterizzati da un agire comune con ruoli e modus operandi ben definiti, con la Emiliani che si occupava prevalentemente dell’occultamento e del trasporto all’esterno della merce asportata.

Gli episodi contestati sono almeno dieci nell’arco di un anno e mezzo: si va dalle punte di Parmigiano Reggiano (del valore complessivo di 38 euro) alle bottiglie di liquore (per 303 euro) a novembre 2023.

E poi ancora: un monopattino elettrico (valore 200 euro) rubato in un parcheggio cittadino nel febbraio di quest’anno, altre bottiglie di alcolici (127 euro) in un supermercato della città a gennaio 2024, due cappellini (52 euro) in centro a Parma a maggio. 

Hanno poi ricettato una Bmw X3 rubata a Parma nel mese di maggio 2024.

E di nuovo cibo con salami Felino, Coppa di Parma, Parmigiano Reggiano per un valore di 664 euro e abbigliamento: maglie da uomo, pantaloncini per 269 euro sottraendoli dagli espositori in due aree di servizio sull’autostrada A15, lo scorso giugno.

Al solo Muto sono stati contestati il possesso senza giustificato motivo di strumenti atti ad aprire o a sforzare serrature (trapano, coltello, forbice e lima rinvenuti a bordo della Bmw X3); la ricettazione di una Fiat 500L rubata a Parma a ottobre 2023 e il furto di 3.970 euro sottratti dalla cassa di una pizzeria del centro lo scorso maggio 2024.

All’esito degli accertamenti, su richiesta della Procura, il gip di Parma ha emesso tre misure cautelari personali e dopo una pressante attività di ricerca, sono stati arrestati e condotti in carcere a Parma.

Ovviamente – nel rispetto del principio della presunzione di innocenza – i tre avranno modo di esporre al gip le proprie posizioni.

Da tempo – come già evidenziato in precedenza – la Procura di Parma ha adottato un modulo investigativo innovativo, grazie al quale non si mira a perseguire, separatamente, singoli episodi delittuosi, bensì – attraverso l’impegno costante delle forze dell’ordine presenti sul territorio – si cerca di trattare congiuntamente, dal punto di vista giudiziario, una serie di reati contro il patrimonio (furti, rapine, ricettazioni) che appaiono riconducibili alla medesima mano.

In sostanza – man mano che, in Procura, pervengono le singole notizie di reato relative a specifici fatti per i quali si appuntano sospetti su singole persone – i relativi procedimenti non vengono trattati singolarmente, ma vengono assegnati a un solo magistrato, che così è in grado di valutare nel suo complesso fatti apparentemente diversi (perché compiuti in giorni differenti), ma con le stesse caratteristiche.

Una volta che vengono raccolti tutti gli elementi indiziari a carico di un indagato seriale, al di là di una richiesta cautelare, si riesce a celebrare un unico processo (e non tanti processi separati, come avveniva sino a poco tempo fa). Tutto ciò consente un notevolissimo risparmio di tempo e di energie processuali, tanto più che, spesso, l’indagato e il suo difensore optano per un rito alternativo (rito abbreviato o patteggiamento).