“La politica va cambiata. Adesso!”

28/12/2012
h.13.20

Intervista a Meuccio Berselli, candidato alle primarie del Pd, ex sindaco di Mezzani ed ex presidente del Consiglio provinciale.

Io ammetto che ci sto capendo poco. Ma a Parma esistono ancora i renziani? Li vedo sparsi su tante candidature alle primarie? Pure tu, che dovresti essere un renziano, sei appoggiato da dei “bersaniani”…
Sinceramente non so se a Parma e provincia esistono ancora i Renziani.
Nel mio caso io mi sono ispirato a molte proposte e molte idee del pensiero di Renzi molto prima di sapere della sua esistenza. Da sempre sono attento sostenitore del merito, del senso di responsabilità, della coerenza, della competenza e della trasparenza.
Da sindaco, infatti, le mie azioni lo dimostrano e sfido chiunque a dimostrare il contrario; non ho mai chiesto un rimborso, ho usato sempre il mio cellulare privato e un profilo di attenzione, non comune, agli sprechi.
Se alcuni bersaniani si riconoscono nella mia attività mi fa piacere, apprezzano l’impegno.

“Liste Renzi” alle politiche. Perché non sono state fatte, visto che avrebbero aiutato molto Bersani a vincere le elezioni raccogliendo un consenso che, senza Renzi direttamente in pista, non andrà al centrosinistra?
Sono d’accordo sul fatto che avrebbero aiutato il Pd a vincere meglio e concordo nel dubitare che, senza Renzi, il consenso sarà minore.
Il Pd ha fatto scelte e alleanze precise, in particolare con Sel, e ciò non a tutti gli iscritti fa piacere.
Però l’offerta messa sul piatto da Bersani era questa, prendere o lasciare.

Il renziano Ichino ha lasciato il PD per aderire al progetto Monti. Pensi questa sia una tentazione che sta diffondendo tra i renziani?
Da mio segretario mi sarei atteso un’immediata presa di posizione che purtroppo tarda ancora ad arrivare in maniera esaustiva. Forse la delusione per la mancata vittoria alle primarie del 2 dicembre ha lasciato qualche ferita.
La mia preoccupazione è che l’entusiasmo, la voglia di tornare a parlare di politica, la necessaria apertura di un partito evoluto possano chiudersi in un fisiologico autoreferenzialismo che mi preoccupa parecchio. Alcuni metodi usati anche qui troppo legati alle persone, ai dirigenti e poco ad un confronto costante, hanno cronicizzato il partito e puntato troppo spesso sulle decisioni di un gruppo ristretto di persone

Sei stato sindaco di Mezzani ed è pertanto naturale che la tua base elettorale più forte sia nella Bassa. Che impegni elettorali ti assumi nei confronti di questo territorio… che se non manterrai qualora fossi eletto in Parlamento ti vincoleranno alle dimissioni :-)?
Chi mi conosce sa con quanta serietà assumo le mie responsabilità.
Sarò io a proporre all’intera Provincia di Parma occasioni di rilancio, tutelerò la food-valley che conosco nelle sue specificità, cercherò risorse per il Po, mi muoverò in un ottica nazionale con un occhio di riguardo al mio cuore parmigiano.

Perché gli elettori dovrebbero preferire te agli altri candidati del Pd di Parma?
Perché ha già dimostrato sul campo che mantiene la parola data, che ha idee innovative, conosce l’amministrazione pubblica, sa cosa si deve eliminare (burocrazia e sprechi), ha coraggio, è competente e studia profondamente il problema prima di parlare.
E poi, come già dimostrato, quando non ero d’accordo con il sistema dirigista sopra menzionato mi sono defilato e dimesso, parola sconosciuta alla maggior parte dei politici.
La politica va cambiata, adesso !

Andrea Marsiletti

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