Pro.ges. si aggiudica 5 nuovi asili a Torino

SMA MODENA

22/08/2012
h.16.40

La cooperativa sociale parmigiana Pro.ges., insieme alla cooperazione sociale di Torino, si aggiudica il lotto n.1 della gara bandita dal Comune di Torino per la gestione di 5 nidi d’infanzia, le cui sezioni ospiteranno oltre 362 bambini.
Con questo importante risultato cresce la presenza di Pro.ges. nel capoluogo piemontese, dove già gestisce 4 nidi d’infanzia, che attualmente ospitano altri 210 bambini.
A Torino Pro.ges. è impegnata anche nei servizi per anziani con Casa Serena, una struttura innovativa che dall’inizio del 2011 accoglie 170 anziani con differente grado di non autosufficienza, cercando di creare condizioni di vita famigliare e limitando i disagi legati all’uscita dal domicilio.
“In questi anni – ha dichiarato il Presidente di Pro.ges. Antonio Costantino – noi abbiamo costruito un rapporto di fiducia con gli enti pubblici e con i cittadini dei territori in cui lavoriamo. Perché i nostri servizi hanno a che fare con i bisogni e i diritti delle persone. Noi offriamo cura, educazione, assistenza, salute. Non possiamo essere dei meri esecutori, vogliamo essere degli interlocutori attenti e affidabili. E innanzitutto nei riguardi dei Comuni il nostro obiettivo è essere una risorsa, un riferimento nell’impegno sempre più difficile di garantire servizi di qualità, anzi di far fronte a una richiesta crescente da parte di persone e famiglie”.
Dal 1995 Pro.ges. ha progressivamente diffuso e sviluppato le sue attività in molte regioni e città del nord Italia: oltre a Torino, anche Aosta, Trento, Brescia, Lucca e Piacenza, per citare le maggiori.
Le persone e le famiglie che complessivamente vengono raggiunte dai servizi di Pro.ges. (bambini, anziani, persone in carico ai servizi sociali) sono oltre 8600. Le persone occupate oltre 2600.
“Ma la nostra bussola è sempre la qualità – prosegue Costantino –: qualità del servizio, qualità del lavoro. Siamo stati i primi a utilizzare forme di gestione evolute rispetto al semplice appalto: anche se questo significa investire risorse economiche importanti nella costruzione delle strutture, significa assumere a tempo interminato, fare formazione, significa garantire rette accessibili a tutti. Ma significa anche ridare all’ente pubblico un ruolo di programmazione e di controllo, al centro di un sistema dei servizi moderno e sostenibile. E per noi significa soprattutto costruire dei progetti educativi, o assistenziali, o di cura, sul lungo periodo, che ci consentano di instaurare rapporti di fiducia con gli utenti e le loro famiglie, con il personale e con gli enti coinvolti. Questo è il modello in cui crediamo e che vogliamo sostenere”.
“Questo è un momento drammatico per i cittadini, le imprese e le istituzioni – conclude Costantino –, in cui crescono le difficoltà e i bisogni. La nostra esperienza di decenni nel migliorare qualità dei servizi, garantire maggiore efficienza e al tempo stesso creare occupazione e diffondere il modello d’impresa cooperativo, credo sia oggi estremamente preziosa, e vada messa al servizio di tutti”.