
01/02/2013
h.13.10
La bellezza come tema portante di scelte concrete, la qualità come chiave di ogni trasformazione del territorio. Non un concetto astratto e legato alla conservazione del passato, ma un idea di futuro che mette assieme ambiente, innovazione, cultura e valorizzazione della creatività.
E’ questo il filo conduttore del disegno di legge redatto da Legambiente: una proposta per fare della prossima legislatura finalmente un’occasione di cambiamento.
Il testo – già sottoscritto da numerose personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, delle imprese e della scienza – è stato sottoposto ai sindaci e alle forze politiche dell’Emilia Romagna impegnate alle elezioni, affinché lo facciano proprio.
La bellezza è la principale caratteristica che il mondo riconosce all’Italia ma anche e soprattutto un fattore decisivo su cui costruire il nostro sviluppo – scrive Legambiente nella premessa al disegno di legge. Puntare sulla bellezza è un obiettivo imprescindibile e una chiave fondamentale per capire come il nostro Paese possa ritrovare le idee e la forza per guardare con ottimismo al futuro.
Questo paese non produce più nuova bellezza, se non per qualche oggetto isolato. Le periferie, il consumo di suolo, l’abusivismo, l’emarginazione dei giovani, l’individualismo esasperato, i tagli alla cultura e alla scuola sono tutti fenomeni che rubano bellezza al nostro paese. Proprio la bellezza, invece può essere la chiave per rivedere politiche che interessano fortemente il territorio e concorrono in maniera rilevante a definirne caratteri e qualità. Nell’idea di bellezza dell’associazione l’attività antropica, il ruolo delle comunità e degli individui, è centrale.
L’intento della proposta che Legambiente avanza a tutti i candidati emiliano romagnoli alle elezioni politiche, è di innescare nei territori processi di trasformazione che puntino a rendere più belle, moderne e vivibili le città italiane, a migliorare la qualità della convivenza, del benessere individuale e collettivo e a muovere la creatività. La sfida, insomma, è invertire la tendenza, promuovendo un modello di sviluppo alternativo a quello che ha distrutto la bellezza naturale senza produrne di nuova.
Il disegno di legge è composto da 10 articoli, che riorganizzano in un sistema unico i provvedimenti legislativi inerenti alla qualità del territorio e definiscono chiaramente il percorso da intraprendere per rimettere al centro la bellezza nelle sue tante declinazioni operative. La bellezza patrimonio del Paese; Tutela e riqualificazione del patrimonio paesaggistico italiano; Tutela del suolo e contenimento del consumo; Bellezza delle opere pubbliche e concorsi di progettazione; Rigenerazione urbana; Contributo per la tutela del suolo e la rigenerazione urbana; Repressione dell’abusivismo edilizio e recupero ambientale delle aree; Dibattito pubblico per l’approvazione delle infrastrutture di interesse nazionale; Bando di idee per la bellezza; Bellezza dei gesti e senso civico.
“Con l’adesione alle nostre proposte – dichiara Lorenzo Frattini, presidente di Legambiente Emilia Romagna – chiediamo alla classe politica, ai futuri parlamentari, agli esponenti di spicco della nostra regione, di sposare una direzione di marcia ben chiara per il nostro Paese. Abbandonare grandi infrastrutture inutili, fermare il consumo di suolo, ripristinare i fondi pubblici alla cultura, puntare sulla riqualificazione urbana ed il risparmio energetico, valorizzare le aree protette. Anche in questa regione il patrimonio da cui partire è enorme: la tradizione universitaria, l’enorme centro storico di Bologna e il patrimonio artistico dei centri minori, l’eccellenza agroalimentare, il capitale naturalistico del Delta. Ai partiti e ai candidati chiediamo un impegno vero per far entrare questi temi nella campagna elettorale e nei programmi, per poi trasformarli in una legge nella prossima legislatura”.
Il testo del disegno di legge, il link per aderire e la lista aggiornata delle adesioni sono visibili al link:
http://www.legambiente.emiliaromagna.it/2013/02/01/la-bellezza-il-nostro-futuro/
Hanno aderito ad oggi in Emilia Romagna:
Syusy Blady (autrice e conduttrice televisiva), Patrizio Roversi (scrittore e conduttore televisivo), Massimo Bondioli (candidato SEL alla camera), Tiziana Burganti (candidata SEL al senato), Giovanni Giavelli (candidato M5S alla camera), Massimo Mezzetti (candidato SEL al senato), Roberta Miti (Candidata M5S), Stefano Vaccari (candidato PD al senato), Graziano Delrio (Sindaco di Reggio Emilia), Carlo Bruzzi (Sindaco di Castelnuovo Rangone), Lucia Bursi (Sindaco di Maranello), Daria Denti (Sindaco di Vignola), Francesco Lamandini (Sindaco di Spilamberto), Germano Caroli (Sindaco di Savignano sul Panaro), Giorgio Montanari (Sindaco di Castelvetro di Modena), Emilia Muratori (Sindaco di Marano sul Panaro), Monica Amici (Sindaco di Guiglia), Pietro Balugani (Sindaco di Zocca)
Hanno firmato ad oggi a livello nazionale:
Ottavia Piccolo (attrice), Dario Vergassola (comico), Giovanni Valentini (giornalista), Antonello Caporale (giornalista), Leopoldo Freyrie (presidente Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori), Ricky Tognazzi (attore e regista), Don Luigi Ciotti (presidente Libera), Franco Arminio (poeta e scrittore), Monica Amari (docente Università Bicocca), Moni Ovadia (attore e scrittore), , Federico Oliva (presidente INU), Neri Marcorè (attore), Francesca Molteni (amministratore Muse Project Factory), Cetta Petrollo Pagliarani (direttrice biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte di Roma), Filippo Solibello (conduttore radiofonico), Maria Pia De Vito (cantante jazz), Ares Tavolazzi (musicista AREA), Erma Castriota (cantante e violinista), Gegè Mangano (Chef), Antonio Infantino (musicista e poeta), Ilaria Patassini, Pilar (cantante), Gianluigi Angelantoni (Angelantoni Industrie), Stefano Arvati (Renovo Spa), Valerio Caramassi (presidente Revet), Piero Cesanelli (direttore artistico Musicultura), Luigi Boitani (zoologo e docente Università La Sapienza), Laura Valente (musicologa), Rosanna Purchia (Sovrintendente del San Carlo di Napoli), Marcello Buiatti (docente Università Firenze), Giulio Conte (biologo, Ambiente Italia), Beppe Gamba (presidente Azzero CO2), Riccardo Dalisi (designer, architetto), Giuseppe Cederna (attore e scrittore), Enrico Alleva (etologo), Gianni Silvestrini (ricercatore, direttore scientifico Kyoto Club), Flavia Zucco (biologa, ricercatrice), Marco Frey (docente Scuola Superiore Sant’Anna Pisa), Boris Zobel (educatore), Massimo Scalia (docente Università La Sapienza), Roberto Gambino (docente Politecnico di Torino), Agnese Nano (attrice), Roberto Saviano (scrittore), Sandro Polci (partner Cresme Consulting), Fabio Renzi (segretario Fondazione Symbola), Franco Iseppi (presidente Touring Club Italiano), Giampiero Sammuri (presidente Federparchi), Oscar Farinetti (Eataly), Roberto Grossi (Federculture).
Legambiente Emilia-Romagna