“Quale riqualificazione per l’Oltretorrente?”

SMA MODENA
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26/05/2010
h.10.50

L’Ateneo Libertario di Parma ed il gruppo anarchico Antonio Cieri/Fai, in occasione del periodico punto informativo antirazzista che si tiene mensilmente presso Piazzale Matteotti, promuovono, domenica 30 maggio a partire dalle ore 10.00 uno spazio di libero scambio senza soldi (libri, piccole ricette di autoproduzione ed altro) e una mostra fotografica sui principali interventi di ristrutturazione dell’Oltretorrente (Piazzale Bertozzi, il mercato della Ghiaia, Piazzale Inzani e l’Ospedale Vecchio) come memoria di un quartiere violentato dagli appetiti affaristici degli speculatori e per condividere con gli abitanti, vecchi e nuovi, il modo più naturale per vivere gli spazi pubblici: gratuitamente, liberamente, in modo diretto e autoorganizzato. In questo quartiere gli spazi pubblici e di libertà individuale si restringono sempre più in conseguenza dei progetti, scorrettamente chiamati di ‘riqualificazione’, dell’Oltretorrente messi in campo dall’amministrazione comunale e delle ordinanze che privano gli abitanti di certe zone della città delle più elementari libertà individuali.
Riqualificare vuol dire sopratutto rispettare la vocazione storico-sociale di un quartiere e renderlo più fruibile per tutti e tutte coloro che lo amano e che quotidianamente lo vivono. Ma la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni e così prima sono stati condotti alla rovina i commercianti della Ghiaia, popolare mercato di Parma, adesso ci si riprova con Via Bixio.
L’amministrazione avanza anche con il progetto dell’Ospedale vecchio: per rilanciare la cultura e costruirvi una “Città della Carta”, il Comune si avvale di capitali privati e svende parte dello storico complesso ad una S.p.a. per realizzare un albergo a 5 stelle. Viene il dubbio che l’interesse del Comune non sia per la cultura ma per l’euro: inventarsi riqualificazioni che facciano arricchire i soliti noti nascosti sempre dietro società ignote, grazie alle società collegate, dipendenti, interconnesse, madri, holding e chi più ne ha più ne metta….
Il progetto per l’Oltretorrente? “riqualificare” in modo da far sloggiare i negozi più popolari, costretti a mesi d’inattività; chiudere intere piazze al pubblico, come nel caso di Piazzale Bertozzi, o avviare ristrutturazioni che non prevedono nemmeno una panchina per sedersi (vedi la piazza vicino alla chiesa di S. Annunziata). L’idea è quella di sottrarre i liberi spazi di aggregazione, pianificare e costringere tutto e tutti nel solito schema: se vuoi vivere BASTA PAGARE.
Una serie di ordinanze comunali prevedono multe salatissime per chi bivacca, schiamazza o crea assembramenti: così si lascia alle forze di polizia il potere di decidere a piacimento contro chi e quando applicare le sanzioni, mentre la movida “pagatrice” di Via Farini continua a schiamazzare indisturbata e protetta dai piani alti.
Nell’Oltretorrente avremo un bellissimo albergo a 5 stelle al posto dell’Ospedale vecchio, ma come sempre sarà proibito dormire per strada: il rifugiato politico sudanese, multato (450 euro!) per aver pernottato su una panchina, ha dichiarato ai vigili: NON HO CASA NON HO LAVORO. Come dire ‘Ci siamo seduti dalla parte del torto visto che gli altri posti erano già stati occupati’.
Così oggi a Parma, i rifugiati costretti a dormire sulle panchine, i Russi che s’incontravano la sera in piazzale Matteotti e tutti quelli che vogliono tornare a far vivere gli spazi pubblici, sono tutti seduti dalla parte del torto, quella dove ti danno la multa perché tutto lo spazio, per respirare, per vivere, per stare insieme, quello, l’hanno già occupato.

ATENEO LIBERTARIO PARMA
GRUPPO ANARCHICO A. CIERI / FAI