Quando l’inceneritore è spento…

SMA MODENA
lombatti_mar24

24/08/2011

Da quasi 20 giorni i cittadini della Provincia di Modena non accusano più potenti bruciori agli occhi e alle vie respiratorie, mal di testa, intontimento, palato amaro.
Si può addirittura respirare a pieni polmoni senza che, giunti a metà della inspirazione, i bronchi dicano no e blocchino la porta d’accesso. Niente più gigantesche scie fumogene biancastre/grigiastre che nottetempo solcano il cielo della nostra Provincia.
Nessun sottile velo grigio chiaro che impedisce ogni giorno di vedere il nostro già malato cielo.
Da anni nessuno ricorda, nonostante l’afa e la calura di questo agosto 2011, di avere respirato un’aria così da Castelfranco a Carpi, da Crevalcore a Campogalliano, da Modena a Nonantola, uno dei paesi più inquinati d’Europa.
Chi vive in prossimità di zone rurali ha addirittura di nuovo intercettato il profumo di erba tagliata. Sembra di vivere in un altro pianeta, in un’altra dimensione.
Cosa è accaduto, cosa sta accadendo?
Molto semplice.
A partire dai primi giorni di questo agosto 2011 (e presumibilmente fino ai primi giorni di settembre) HERA ha spento per adeguamenti impiantistici il termocancrovalorizzatore / inceneritore di via Cavazza, Modena.
Tutto qui.
Sarà il nostro ultimo agosto “normale”, poi, per almeno altri 20 e passa anni, ogni nostra ora di vita sarà permeata dal “sapore” delle micidiali, acri esalazioni tossiche provocate dall’incenerimento di materiali e rifiuti di ogni sorta che imbratteranno ogni centimetro dei nostri dei nostri territori e dei nostri tessuti.
Siamo comunque certi che, data la straordinarietà dell’evento (30 giorni di stop per l’ inceneritore HERA di Modena ), considerando che Istituzioni, Enti, Amministratori locali stanno avvallando la costruzione di una ulteriore costosissima linea di incenerimento rifiuti, il responsabile della sezione ARPA di Modena, dott. Boraldi, stimolato anche dai referenti della AUSL locale, l’Assessore all’Ambiente della Provincia Vaccari Stefano, il suo Presidente Sabbatini, avranno predisposto un attento monitoraggio dell’aria per avere riscontri in merito alla quantità e qualità degli inquinanti riscontrati in atmosfera a inceneritore spento oltre che attivo.
Quale migliore riprova dell’effettivo impatto ambientale/sanitario provocato dal tanto discusso inceneritore HERA di Modena.
Abbiamo buoni motivi per pensare che, una volta raccolti e resi noti, questi dati possano rappresentare una solida base scientifica di paragone da cui partire per trarre conclusioni accorte e ben ponderate sul come continuare a smaltire rifiuti nella nostra Provincia.
Tornando a noi, rimangono , ci rimangono, ancora poche ore prima che il mastodontico termocancrovalorizzatore/inceneritore HERA di via Cavazza riprenda a bruciare cosa e quanto di preciso nessuno sa.
Mentre a inceneritore acceso l’Assessore all’ambiente del Comune di Modena Arletti vi invitava a stare in casa, a non uscire o fare sport all’aperto, ora noi, a inceneritore spento, vi invitiamo a portate nei parchi e nei giardini i vostri figli o nipoti, a passeggiare per i centri storici dei vostri paesi, a riprendervi anche solo per queste poche ore residue ciò che ai soli fini di lucro una disgraziata commistione fra politica, amministrazione e imprenditoria ci ha privato: il diritto di vivere nei nostri territori, nelle nostre abitazioni in armonia con l’ambiente che ci circonda, nel rispetto e nella massima tutela della salute di tutti.
Ambiente è Salute. Comitato per la salvaguardia della salute pubblica a Nonantola.
Il GCR vi è vicino.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma

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