
06/02/2009
h.19.20
A un anno e mezzo dal suo debutto la giunta dei miracoli, quella del lavoro in continuità e dei grandi proclami, si squaglia come neve al sole.
Questo rimpasto conferma quello che come Altra Politica sosteniamo da sempre: questa giunta è da bocciare e il Sindaco Vignali e gli esponenti di maggioranza sembrano adesso concordare dopo aver passato più di un anno a negare l’evidenza.
Con questo atto si nega totalmente quella continuità in nome della quale Vignali si era presentato e per la quale ha ottenuto il consenso dei cittadini.
Meno di due anni fa l’attuale sindaco si presentava mano nella mano con Elvio Ubaldi, nel nome di “Per Parma con Ubaldi”. Ora l’ex sindaco è stato messo all’angolo, la maggioranza ha cambiato nome, e gli assessori a lui vicini sono stati allontanati in un rimpasto che segna la nascita di una giunta di segno completamente diverso, in spregio agli impegni assunti nei confronti degli elettori.
Desta non poche perplessità l’incarico ad assessore del Sindaco in carica al Comune di Noceto. Sia perché sembra confermare una visione della politica come professione, sia perché ripropone il tema dell’esperienza amministrativa legata al territorio da amministrare, che tanto fu sbandierato contro l’allora candidato sindaco Alfredo Peri. Cosa c’è di diverso in questo caso?
Due parole occorre dirle sulla nomina dell’assessore Lasagna ai servizi sociali. Va premesso che Lasagna è persona capace e, probabilmente, ha le qualità per far bene in questo settore che conosce bene. Ecco, il problema è che lo conosce fin troppo bene, essendo stato fino a ieri – così ci spiega il sindaco Vignali – dipendente della società che ha preso in questi anni alcuni degli appalti più importanti dal Comune di Parma: la cooperativa Proges.
Piacerebbe che questa amministrazione non indulgesse con tanta facilità nel conflitto di interessi ma, purtroppo, mi pare che su questa strada ci sia ancora del lavoro da fare.
In un momento in cui il Comune sarà chiamato a guidare il processo regionale di accreditamento dei servizi mi chiedo come potrà questo assessore garantire di essere un giudice/arbitro imparziale nei confronti di tutti i soggetti in campo.
Infine un’ultima riflessione. Si è fatto questo rimpasto con la parola d’ordine di lavorare meglio e affrontare rapidamente le nuove sfide. Eppure il sindaco Vignali ben sa che con tutti questi nuovi assessori ci si condanna ad almeno sei mesi di immobilismo, in attesa che le persone conoscano la realtà in cui devono operare. Un bel risultato non c’è che dire, all’insegna dell’efficienza amministrativa.
Maria Teresa Guarnieri
Paolo Pizzigoni
Altra Politica