Raccolta differenziata, fuori i dati

Steam18_05

30/06/2012
h.18.00

Certe informazioni dovrebbero essere pubbliche per antonomasia.
Assistiamo invece al solito teatrino.
Notizie sottratte, rimandate, parzialmente comunicate.
Se poi l’argomento sono i rifiuti verrebbe da pensare che di segreti in questo campo non ce ne dovrebbero essere, a che pro infatti nascondere le performance sulla raccolta e smaltimento dei nostri scarti?
Eppure se siamo qui a chiedere con il cappello in mano significa che qualcosa ancora manca in fatto di trasparenza e libera circolazione delle informazioni.
Siamo a luglio 2012.
Sul sito dell’Osservatorio provinciale dei rifiuti lo scenario d’analisi è fermo al 2010.
Non solo non sappiamo nulla dei 6 mesi del 2012, ma nemmeno il cittadino è messo nelle condizioni di valutare l’anno ormai trascorso da un bel po’, il 2011.
Noi vorremmo sapere, siamo arditi, quasi in tempo reale, quali sono i numeri della raccolta e smaltimento dei rifiuti, quali le percentuali della differenziata, il rapporto tra secco e umido della frazione residua, dove vanno a finire e a fare che cosa i nostri scarti.
E vorremmo andare anche oltre.
Non ci basta infatti conoscere la quantità, vogliamo sapere anche la qualità.
Perché è quest’ultima l’ultima trincea prima della vittoria finale.
L’indice di raccolta differenziata non significa nulla se non conosciamo il destino finale delle frazioni raccolte.
Oggi si indica questa tematica come “indice di riciclo” o “percentuale di purezza”.
Il consorzio nazionale che organizza e vigila sulle raccolte differenziate, il Conai, è l’organo introdotto dal decreto Ronchi del 1997 per provvedere anche al rimborso ai comuni delle quote spettanti per il riciclo dei materiali.
Ma si è scoperto di recente che non tutto quello che viene differenziato torna infine nei cicli produttivi, perché anche nella raccolta differenziata vi è uno scarto.
Se la Rd è organizzata e gestita male, se i cittadini sono stati informati in modo insufficiente, la qualità delle frazioni differenziate risulta scadente e presente al suo interno frazioni estranee che vengono respinte dal sistema e portate a discarica o ad incenerimento.
Il Conai raccoglie oltre 7 milioni di tonnellate all’anno di rifiuti da imballaggio.
Stupisce che oltre 700mila tonnellate di plastica vengano avviate agli inceneritori, e stupisce ancora di più che si abbia il coraggio di considerarle facenti parte del grande mondo del riciclo.
Se infatti guardiamo alle percentuali di riciclo rispetto ai quantitativi immessi al consumo, notiamo che la plastica raggiunge un misero 37% di riciclo contro l’80% della carta, il 74% dell’acciaio, il 790% del vetro.
Ma Conai introduce il termine “recupero complessivo” in cui vengono messi insieme i materiali riciclati con quelli avviati all’incenerimento.
Sobbalziamo increduli leggendo che la plastica risulta così “recuperata” al 73%.
Ma bruciare vuole dire recuperare?
Torniamo a Parma.
Perché la Provincia non pubblica i dati sui rifiuti del 2011?
Perché Iren non ci tiene aggiornati in tempo reale sulle performance del sistema di gestione dei rifiuti?
Ci hanno detto che vedremo in diretta le emissioni del forno.
Noi per ora ci accontentiamo di sapere come ci siamo comportati in questi 6 mesi del 2012 nella raccolta differenziata.
O è chiedere troppo?

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma – GCR

___
Approfondimenti:
Con l’impianto di Vedelago a monte, Iren chiuderà l’inceneritore per diseconomia
Inceneritore, un modo di vivere
Sentenza del Tar: l’inceneritore può ripartire
Reggio Emilia smaschera le balle di Parma: abolito l’inceneritore
Referendum contro l’inceneritore, non imbrogliamo i cittadini!
Inceneritore, “spegniamolo con il referendum”
Ufficiale: sospeso il cantiere dell’inceneritore
Esposto contro l’inceneritore per abuso edilizio
Si cambi l’autorizzazione dell’inceneritore perché i parmigiani non siano truffati
Iren reagisce a Boicottiren e porta in Tribunale il GCR
Ci impiccheranno con una corda d’oro… un privilegio raro
E’ incredibile! Pure la rete di teleriscaldamento dell’inceneritore sarebbe illegittima!
E vai!… ci mancava pure il ricorso al Tar sull’appalto del sistema elettrico dell’inceneritore…
Diffidato l’ATO: “Illegittimi tutti i contratti sui rifiuti affidati ad Iren senza gara d’appalto!”
La Commissione Europea ha aperto un procedimento di infrazione contro l’inceneritore di Parma
No pasarán!
Nessun indennizzo sarebbe dovuto ad Iren se non si facesse più l’inceneritore
Iren racconta menzogne ai parmigiani: il suo direttore generale sia mandato a casa!
Il pacco
La Provincia ha confezionato un’autorizzazione dell’inceneritore su misura per Iren
Al rogo l’inceneritore. Le ragioni di due esposti
Viero non dice la verità
Perchè l’inceneritore è solo un enorme affare
I costi dell’inceneritore crescono da 132 a 171 milioni… fino a 216 a discrezione di Iren
“Non esiste un Piano Economico e Finanziario dell’inceneritore approvato”

assaggiamidic2024