
18/07/2012
h.10.30
In pochi purtroppo sanno che è partita la raccolta firme per il referendum (abrogazione Art. 2 L. 31/10/1965, n. 1261) per tagliare gli stipendi d’oro dei parlamentari.
Ogni cittadino può firmare presso l’Ufficio Elettorale del Comune di residenza entro il 26 luglio 2012. Bisogna raccogliere almeno 500.000 firme.
E’ una vergogna che solo pochissimi giornali stiano parlando di questo referendum che qualora fosse approvato toglierebbe ai Parlamentari la “diaria a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma” e, secondo le stime dei promotori, consentirebbe un risparmierebbero circa 48 mila euro all’anno per ogni membro del Parlamento.
A Parma si può andare a firmare al DUC o in Municipio.
Il M5S di Parma, che dovrebbe fare della lotta alla Casta la sua bandiera, è incomprensibilmente silente su questo tema. Io credo che un referendum giusto vada sostenuto indipendentemente da chi lo proponga, senza calcoli elettoralistici o rivendicazioni di primogeniture. Penso che almeno un tweet su Twitter il sindaco Pizzarotti potrebbe farlo per dare un minimo segnale. Tra l’altro non eravate voi quelli favorevoli alla democrazia diretta e ai referendum popolari a cui volete pure togliere il quorum?
Simone Rossi
iMille
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18/07/2012
h.20.00
Referendum anticasta? Illegittimo.
Apprendiamo dai mezzi stampa che Simone Rossi non capisce il motivo del nostro silenzio riguardo alla raccolta firme per il referendum che dovrebbe abrogare la legge sulla diaria per il soggiorno dei parlamentari a Roma. Cogliamo questa occasione per fare un po’ di chiarezza sull’argomento.
Il Movimento 5 Stelle si è sempre battuto per la cancellazione dei privilegi e per la riduzione dei costi della politica. Prova ne è che siamo stati gli unici nella storia d’Italia ad aver rinunciato al rimborso elettorale. Questo per noi è un principio fondamentale, mentre c’è stata molta poca trasparenza in questo senso da parte dell’associazione che ha promosso tale referendum. Come avrebbe utilizzato i 52 centesimi per ogni firma che avrebbe ricevuto nel caso di raggiungimento del quorum? Nessuna risposta è pervenuta da Unione Popolare, associazione che ricordiamo essere composta da ex DC e UDC.
Questo problema diventa però secondario visto che questa raccolta firme è illegittima. La legge n. 352 del 1970 infatti parla chiaro. Cito l’art. 31: “Non può essere depositata richiesta di referendum nell’anno anteriore alla scadenza di una delle due Camere e nei sei mesi successivi alla data di convocazione dei comizi elettorali per l’elezione di una delle Camere medesime” che unitamente all’articolo 28: “il deposito presso la cancelleria della Corte di cassazione di tutti i fogli contenenti le firme e dei certificati elettorali dei sottoscrittori deve essere effettuato entro tre mesi dalla data del timbro apposto sui fogli”, ci fa capire chiaramente come questo referendum non si farà.
Tra un anno il Movimento 5 Stelle potrebbe sedere tra i banchi del Parlamento e in quel caso andremo certamente a proporre l’eliminazione dei privilegi. A quel punto vedremo se i partiti avranno il coraggio di tirare l’ennesimo schiaffo al popolo italiano.
Marco Bosi
Capogruppo Movimento 5 Stelle
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