
19/07/2012
h.11.40
Il Movimento 5 Stelle esorta la Regione Emilia Romagna a fare la sua parte per rispettare in tema di gestione dei rifiuti e per costruire un futuro Rifiuti Zero la volontà democratica espressa dal Comune di Parma in data 12 luglio ed il Parlamento Europeo il 20 aprile.
Lo fa con due interrogazioni firmate da Giovanni Favia. Nella prima Favia ricorda la mozione votata nel consiglio comunale di Parma (17 a favore, 2 contrari udc e pdl, 6 astenioni pd) che ha invitato ad “aprire un confronto con la Provincia di Parma ed i suoi comuni, le Province confinanti, la Regione Emilia Romagna,la multiservizi Iren Spa per far sì che tutte le politiche industriali e di gestione rispettino la gerarchia d’intervento europea ed il voto del 20 aprile 2012 del Parlamento Europeo che fissa ‘il divieto d’incenerimento di tutti i materiali riciclabili e compostabili.
A tal proposito – ricorda Favia citando il documento votato dal consiglio comunale di Parma -ci dovrà essere al primo posto la riconversione industriale del cantiere dell’inceneritore Iren Spa di Ugozzolo”. Sempre nel documento approvato dal Comune di Parma ci sono altri inteventi che richiamano l’intervento della Regione ricorda il consigliere del Movimento 5 Stelle.
“Si parla di ‘avvio di un tavolo di confronto istituzionale con altri Comuni della Provincia di Parma e associazioni per promuovere presso la Provincia e la Regione la revisione del Piano Provinciale gestione rifiuti alla luce della nuova normativa e della scadenza del piano vigente”.
C’è poi la proposta concreta portata in campo: “Sviluppare in alternativa all’inceneritore la progettualità su una moderna “Fabbrica dei Materiali” con trattamento meccanico biologico, selezione, estrusione per recuperare materiali valorizzabili anche dal rifiuto residuo, minimizzando il ricorso allo smaltimento”.
“Questo della “Fabbrica dei Materiali” – spiega Favia – è il progetto già approvato a Reggio Emilia dalla Provincia”. Per questo il Movimento 5 Stelle chiedeo “cosa intende fare la Regione per rispettare il voto del Parlamento Europeo del 20 aprile in tema di gestione rifiuti e del Comune di Parma del 12 luglio scorso avviando politiche regionali che vadano verso la dismissione e chiusura d’inceneritori e discariche, non prevedano l’apertura di nuovi impianti d’incenerimento e puntino su moderne politiche Rifiuti Zero”.
Tra le richieste anche quella di “convocare una apposita commissione dove siano ascoltate le parti in causa ed anche quegli amministratori dei altre Province dell’Emilia Romagna come quella di Reggio Emilia, che grazie al lavoro del proprio assessore all’ambiente Mirko Tutino ha avviato percorsi alternativi all’incenerimento emettendo anche bandi per la progettazione di cosidette “Fabbriche dei Materiali” soluzione quest’ultima proposta e votata anche dal c onsiglio comunale di Parma il data 12 luglio 2012″.
La seconda interrogazione infine prendendo spunto dalle moderne tecniche di riciclo dei pannolini “usa e getta” utilizzate in Scozia, Gran Bretagna, Canada, Calinornia e recentemente anche a Treviso “cosa intende fare la Regione per avviare questi percorsi di recupero di materiale dai pannolini anzichè bruciarli negli inceneritori e che misure intende mettere in campo nella riduzione dei rifiuti promuovendo l’utilizzo dei pannolini lavabili.
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RILEVAZIONE PARMARATING:
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