Rimarrete sempre emigranti del Congo Belga!

SMA MODENA
lombatti_mar24

30/10/2010

Per essere un muratore Lino Banfi in questo film ha un ottimo fiuto per gli affari a per l’alta finanza. Peccato solo che il suo collega non lo consideri molto…

Pappa e ciccia è un film del 1982 diretto da Neri Parenti.
Nel primo episodio Nicola Calore (Lino Banfi), è un muratore pugliese emigrato in Svizzera in cerca di fortuna, dove però è finito a fare lo stesso mestiere che faceva in Italia; non volendo ammettere il fallimento ai parenti in Puglia, fa credere di essere diventato un ricco uomo d’affari.
Le cose però si complicano quando dall’Italia arriva la nipote Rosina (Milly Carlucci) e per non farsi scoprire Nicola con l’aiuto di alcuni amici connazionali emigrati come lui, è costretto a mettere su una sceneggiata per non far capire la verità alla nipote.
Una serie di equivoci lo porterà a spacciare per sua l’abitazione di un finanziere svizzero che stava ristrutturando; dopo essere sfuggito ad una terrificante infermiera tedesca (interpretata da Paolo Villaggio), finirà per acquistare senza volerlo vari titoli azionari che stavano crollando a picco che alla fine gli daranno la tanto sognata ricchezza.
Invece nel secondo episodio un modesto geometra (Paolo Villaggio), dopo mesi d’attesa vede finalmente pubblicata la lettera inviata al direttore del Corriere della Sera in cui ripercorre le peripezie capitategli durante il soggiorno ad un villaggio vacanze ai caraibi.
Partito con un collega, il pittoresco perito Guido Corso (Pippo Santonastaso); fu prima vittima di un terrificante viaggio su una caretta dei cieli guidata dal maldestro capitano Tombale (Lino Banfi); poi arrivato miracolsante alla meta si trovò coinvolto in varie disavventure che lo portarono a fuggire su una zattera dal quel luogo di pace apparente.



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