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12/07/2010
h.17.40
L’operazione è tutta politica e di potere.
Il riequilibrio (clicca qui) tra Parma Civica e PdL passa attraverso la nomina di un nuovo Assessore ed il passaggio della delega sulle società partecipate al Vice Sindaco.
Il “problema” è il controllo di STT, la società “deputata” alla gestione delle “questioni che contano” (volgarmente: gli affari), fino ad oggi tutto in mano al c.d. Movimento civico e oggi “ripartito”, tramite la delega al Vice Sindaco, con il PdL.
Significativo, non di meno, potrebbe essere il passaggio della delega del Personale. Decisioni di questo tipo, infatti, per quanto camuffate, non sono mai neutre: “allenatore che vince, non si cambia”! Diversamente …..
Or bene, c’è da sperare (non da illudersi!) che la politica del personale segni una decisa inversione di tendenza: ruolo del Direttore Generale; rispetto delle professionalità, dei diritti e dei doveri dei Dipendenti; norme sulla sicurezza e sulla salute (le condizioni del DUC); clima e condizioni di lavoro sono alcune delle questioni che attendono risposte serie ed effettive. E insieme ci sarebbe da rivedere la prassi delle assunzioni, del c.d. art. 110, degli intrecci con le società partecipate e delle misure punitive per i Dipendenti, che, in nome della professionalità e dei limiti tecnici, si rifiutano di avallare decisioni “al di sopra della legalità”.
Se il nuovo Assessore darà segni concreti ed effettivi, non troverà orecchie insensibili.
Gruppo PD
P.S. Il Vice Sindaco non parli di operazione a costo zero: l’Assessore costa più dell’Agente, a meno che la retribuzione dell’Agente non sia stata spropositata.
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12/07/2010
h.20.30
Ragioniamo proprio in maniera differente, su questo non c’è ombra di dubbio.
L’intervento del gruppo Pd che ipotizza un complesso gioco di equilibri politici dietro al cambio di alcune deleghe in Giunta dimostra che per l’opposizione tutto è gioco di potere.
Cammuffamento, affari, controllo, potere, intrecci, misure punitive, decisioni al di sopra della legalità: le parole chiave del comunicato del Pd sembrano uscite da una seduta di autoanalisi del Partito.
Forse sarà così in Provincia (sono sotto gli occhi di tutti le difficoltà di spartizione che ci sono) e in Regione, ma il sindaco Vignali ha dimostrato, ogni volta che ha preso decisioni o messo mano alle deleghe, di guardare poco al bilancino politico o ai poteri forti della città e più all’operatività della sua Giunta.
E infatti questo ha costretto ogni volta l’opposizione a inventarsi ragionamenti e logiche astruse che, sia noi che i cittadini di Parma, facciamo fatica a comprendere.
E’ fin troppo evidente che il Pd è abituato a ragionare per logiche di partito, pensa che anche gli altri ragionino così.
Ci toccherà spiegare ancora una volta al Pd una cosa chiara da tempo a tutti i parmigiani: l’esperienza civica si merita da anni la fiducia dei cittadini, anche di sinistra, perché pensa alla città e non solo alla lotta per il potere. Quando anche l’opposizione lo capirà si renderà conto di quante inutili brutte figure si poteva risparmiare.
Parma Civica