Fuori Orario: Rio

SMA MODENA

Nei locali a Parma e Reggio Emilia
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20/03/2015

Per il debutto del loro nuovo tour nazionale, i reggiani Rio scelgono il circolo Arci Fuori Orario di Taneto di Gattatico (Reggio Emilia) venerdì 20 marzo 2015, che è anche l’unica data in Emilia Romagna di un tour previsto da Alessandria a Palermo. L’occasione è inoltre unica perché il concerto al Fuori Orario è il primo in cui gustare live i brani del nuovissimo album «Mareluce 2004/2015» (nei negozi dal 17 marzo), che a sua volta è il primo «best of» dei Rio, un doppio cd con 36 tracce: 31 canzoni storiche (inclusi gli oltre 20 singoli), la traccia introvabile «Strega comanda colore» e 4 nuovi inediti fra cui l’attuale singolo radiofonico «La precisione».
Il concerto dei Rio inizia alle ore 22.30, preceduto alle 21.30 dall’open act di Violetta Zironi, la cantante reggiana lanciata a livello nazionale da «X Factor 7» e identificata come «la ragazza con l’ukulele» (era nella squadra di Mika e finì terza). Violetta, che da alcune settimane è in studio a lavorare al suo nuovo album, si presenta in trio per proporre 8-10 canzoni, tra le quali il suo successo «Dimmi che non passa».
Ingresso con tessera Arci e biglietti a 12 euro, prenotabili su www.arcifuori.it o in prevendita al Fuori Orario, nei punti abituali e su TicketOne. Chi non è interessato ai concerti, può comunicarlo alla cassa ed entrare con consumazione inclusa a 12 euro e libero accesso alle altre aree. Il Fuori Orario apre alle ore 20, insieme al punto ristoro (per la cena prenotare allo 0522-671970 o 346-6053342). Dopo il concerto, dj set di Tano nell’area spettacoli e di Lu Puccione nell’area binari esterna. Bus gratuito da Parma sostenuto dal Fuori Orario e Discobus sempre attivo da Reggio Emilia.
Per suggellare 11 anni di carriera e 5 album, i Rio hanno quindi pubblicato la raccolta «Mareluce 2004/2015», fonte dei brani per la data al Fuori Orario, primo concerto dopo 6 mesi di lontananza dai palchi… inevitabili se si pensa che i concerti erano stati ben 500 in 8 anni! La scaletta dovrebbe comprendere gli hit «Il movimento dell’aria», «Come ti va», «Pezzo di cielo», «Mediterraneo», «Gioia nel cuore» e inediti come il singolo «La precisione», il cupo «Orizzonti liquidi» e il solare «Mareluce».
La band è formata da Fabio Mora alla voce, Alberto «Paddo» Paderni alla batteria, Gio Stefani alla chitarra e Fabio «Bronsky» Ferraboschi al basso (noto anche come autore di brani: suo è l’evocativo «Invisibili» di Cristiano De André), cui si aggiungono per qualche minuto i vincitori del contest «Diventa il 5º Rio per una sera», Luca Pifferi e Alberto Carra.
«Mareluce 2004/2015», in confezione digipack per un impatto zero sull’ambiente, ha la copertina bianca perché – dicono i Rio – «il colore bianco comprende tutti i colori luminosi. Segna l’inizio della fase vitale. Esprime la speranza per il futuro. La voglia di cambiamento. Il bianco evoca la purezza, la spiritualità, la divinità. Il bianco è il tipico colore dell’estate. E poi, sul bianco, ognuno può immaginare o disegnarci sopra quello che vuole».

Fuori Orario: Rio

SMA MODENA

Nei locali a Parma e Reggio Emilia
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12/04/2014

Sabato 12 aprile 2014, alle ore 22.30, i Rio portano sul palco del circolo Arci Fuori Orario di Taneto di Gattatico (Reggio Emilia) il loro recente album «Fiori» con il nuovo singolo «Terremosse», ma anche tutti i maggiori hit dei dischi precedenti. Un concerto molto atteso per questa band reggiana, da anni nota in tutta Italia e guidata dal cantante Fabio Mora, con Alberto «Paddo» Paderni alla batteria, Gio Stefani alla chitarra e Fabio «Bronsky» Ferraboschi al basso (è lui il coautore del brano di Cristiano De André, «Invisibili», Premio della Critica al Festival di Sanremo 2014). Di supporto, alle 21.30, c’è la band Ouzo che ha un’unicità: si è formata apposta per questo concerto, grazie al contest «Entra nella band di supporto de i Rio», che i Rio stessi hanno organizzato nelle ultime settimane sul loro sito ufficiale.
Ingresso riservato ai soci Arci e biglietti a 12 euro, prenotabili su www.arcifuori.it o in prevendita al Fuori Orario, nei punti abituali e su TicketOne. Il circolo di Taneto apre alle 20, con aperitivo-buffet gratuito fino alle 21.30 e dj set di Dj Puccione. Sempre alle 20, apertura del punto ristoro, prenotabile allo 0522-671970 o 346-6053342. Tre i dj set: nell’area spettacoli, Dj Tano in rock, punk, ska e reggae; nell’area binari, Dj Puccione in «Made in Salento»; nell’area stazione, Dj Frank K Pini in dance, house, R&B e pop. Chi non è interessato allo spettacolo, può comunicarlo alla cassa ed entrare con consumazione inclusa a 12 euro e libero accesso alle altre aree.
«Terremosse», nuovo singolo de i Rio, è il nome di un’organizzazione nata dopo il terremoto in Emilia del 20 e 29 maggio 2012: una rete di imprese che hanno subìto grossi danni a causa del sisma e che, malgrado ciò, sono riuscite a continuare a produrre e a rimanere sul mercato, evitando la cassa integrazione e i licenziamenti dei propri operai. «Ci è stato chiesto – spiegano i Rio – di scrivere una canzone per questa organizzazione. Ne siamo stati onorati e abbiamo dato un’interpretazione personale. In “Terremosse” raccontiamo degli emiliani, della tragedia che ha sconvolto la nostra regione e non solo, raccontiamo la storia di tutti quelli che davanti a enormi difficoltà riescono, nonostante tutto, a trovare la forza di rialzarsi sempre e comunque. Di chi, anche quando il sole è coperto, si rimbocca la maniche, affonda le mani nella terra e ne tira fuori un fiore, un sogno da realizzare».
L’ultimo album «Fiori», quinto della discografia de i Rio (che comprende addirittura 20 singoli radiofonici!) dopo «Mariachi Hotel» (2004), «Terra luna e Margarita» (2007), «Il sognatore» (2010) e «Mediterraneo» (2011), è un disco prevalentemente acustico, colorato e denso di emozioni che si snodano lungo 13 canzoni inedite, legate da un groviglio di natura, viaggi e sentimenti. «Ci sono fiori – dicono i Rio – che nascono nella terra, nell’acqua, tra la neve, sulle rocce, nel cemento. E ci sono fiori che germogliano nella pancia, si radicano fino al cervello per poi sbocciare dal cuore. Questo disco nasce così, tra mille intemperie, flebili soffi di vento e immensi raggi di luce. Tra incertezze e grandi consapevolezze, ma con una serenità di fondo che contraddistingue da sempre il nostro modo di scrivere. Sicuramente è il disco più solare e intenso che noi Rio abbiamo mai registrato!».

“Rio”

SMA MODENA

20/04/2011

Blu è un ara macao strappato in fasce alla giungla brasiliana dalla sconsideratezza e dai commerci illeciti dell’uomo. Trasferito nel freddo inverno del Minnesota in seguito a un incidente, viene soccorso e adottato da Linda, fanciulla appassionata di libri e della vita sedentaria.
Addomesticato e cresciuto a cioccolata e biscotti, Blu è un pappagallo colto che sperimenta la vita tra quattro mura. Incapace di volare a causa della cattività, compensa la deficienza con l’ingegno e la fantasia. Raggiunta da Tullio, un ornitologo entusiasta, Linda scopre di essere la proprietaria dell’unico esemplare maschio della specie e di avere l’obbligo morale di concedere che il suo grazioso pennuto si accoppi con Gioiel, magnifica e sola femmina rimasta sul territorio brasiliano.
Perplessi ma persuasi di fare la cosa giusta, Linda e Blu partono alla volta del Brasile per conoscere e innamorare una celeste ara. Nella giungla amazzonica e attraverso rocambolesche (dis)avventure, Blu scoprirà la propria identità, imparando ad amare e a volare.
Prima o poi doveva succedere, alla glaciazione segue il disgelo e all’alba sempre un nuovo giorno, magari in un continente altro, questa volta tropicale e pieno di colori. E proprio in Brasile e nell’esplosione di musica e allegria del carnevale di Rio è ambientata la nuova avventura della Blue Sky, fenomeno consolidato dell’animazione internazionale, che cerca con grazia digitale il proprio posto tra il design morbido della Pixar e le anime incantate dello Studio Ghibli.
Archiviati almeno per il momento Manny, Sid e Diego, emarginati per carattere, circostanze o convenienza che cercavano il loro posto nel mondo e verso climi più temperati, il regista carioca gioca in casa, riconfermando protagonista un animale e rilanciando con un splendido pappagallo addomesticato. Un esemplare di ara macao (ben)educato che deve fare i conti con la personale inadeguatezza e con il pericolo di essere estinto e spazzato via dal commercio sconsiderato di animali domestici.
Proprio come i suoi antenati preistorici, Blu non è perfettamente integrato nella propria specie e d’altra parte se lo fosse stato sarebbe rimasto quello che era, un essere uguale ai suoi simili di cui non valeva la pena raccontare la storia ‘a colori’. Invertendo lo schema dell’Era glaciale, questa volta è un essere umano ad adottare e a prendersi cura di un animale, Rio forma una famiglia eterogenea ma solida (e solidale), ribadendo daccapo che è più importante l’identità culturale, costruita attraverso le relazioni sociali e affettive, dell’appartenenza biologica.
Se il desiderio di riproduzione e di una nuova famiglia in Blu è indotto (dall’ornitologo) e deve fare i conti con l’estinzione più che con l’imprinting, ovvero con l’impronta visiva che alcuni nidiacei ricevono appena nati, è pur vero che il protagonista piumato, costretto alla cattività, comprende in Brasile la propria specificità e accetta con trasporto di corteggiare la celeste Gioiel, trasformando i propri limiti (è ‘incapace’ di volare) in punti di forza.
L’intenzione del volo, intuita nel Minnesota, consultata sui libri di aerotecnica e sperimentata lungo una pista di atterraggio fai da te, diventa urgenza sopra il cielo di Rio e dentro gli occhi di una pappagallina indigena fiera e indipendente, a cui il protagonista si dichiara maldestramente sul Bonde (un tram giallo che risale la città). Le loro azioni in cielo rinviano a quelle in terra e altrettanto romantiche di Linda e Tullio, che si scoprono innamorati tra una fuga, una samba e un’assunzione di responsabilità (e di concreta genitorialità: l’adozione di un bimbo delle favelas).
L’infinita varietà di significati sottesi non inficia il divertimento e nemmeno delude il piccolo (anagraficamente parlando) pubblico di riferimento, a cui d’altra parte l’apprezzamento per le infinite sfumature offerte dalla natura e dalla cultura va insegnato e (di)mostrato. Rio ha uno stile spensierato e brillante, una comicità vivace e visiva che non ha bisogno di ammiccamenti e citazioni cinefile virate in parodia per risolversi e invitare a sorridere.
Allo stesso modo l’uso giudizioso del 3D aggiunge unicamente stupore e meraviglia, profondità di campo e l’illusione che Blu e Gioiel volino lieti oltre il limite dello schermo. Perché prima della tecnologia viene sempre la storia e una schiera di interpreti frullanti che riversano nei nostri occhi la festa della vita e la pura bellezza.



(Si ringrazia Mymovies.it per la collaborazione)
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