Il Comune di Salso a rischio default

SMA MODENA
lodi1

21/10/2013
h.19.00

Il Comune di Salsomaggiore a rischio default?
In data 7 ottobre 2013 presso il Comune di Salsomaggiore Terme si è riunito il Collegio dei Revisori dei Conti alla presenza del Presidente Rag. Vittorio Beneforti e dei componenti dott. Claudio Malavasi e dott.ssa Emanuela Briccolani per analizzare la situazione della società partecipata Terme di Salsomaggiore e Tabiano Spa che, come noto, naviga in grosse difficoltà finanziarie.
Nel verbale è riportato dell’esistenza di una lettera di patronage del Comune, ovvero di garanzia alle banche in favore di Terme (lettera che non è disponibile in Comune ma solo presso le Terme) sottoscritta il 12/11/2009 durante l’Amministrazione comunale di Massimo Tedeschi per 14.938.000 euro, che non trova copertura nel bilancio dell’Ente. I revisori dei conti chiedono, pertanto, all’Amministrazione comunale di variare il Bilancio di previsione (incrementando la quota di indebitamento dell’Ente) per poter rispondere ad eventuali richieste di rientro delle Banche.
Come il Comune di Salsomaggiore potrà far fronte ad una lettera di patronage di 14.938.000 di euro rimane un mistero.
Entrando nel dettaglio i revisori dei contri hanno scritto che “in merito alle garanzie prestate dall’Ente a Terme Salsomaggiore e Tabiano Spa la situazione è alquanto preoccupante. Il Collegio, non avendo rinvenuto la documentazione a supporto negli atti comunali ha richiesto alle Terme S.p.A. copia del testo della lettera di patronage. Dalla lettura del testo pervenuto si evince che, a nostro parere, potrebbe trattarsi di lettera di patronage definibile come “forte” del valore di oltre euro 14.938.139,61 oltre Iva (quota di Salsomaggiore del 60% circa) sottoscritta in data 12/11/2009 a favore di società di leasing (Credit Agricole leasing Italia, Abf leasing spa, Mps Leasing spa, Banca Carige spa) per un’operazione che potrebbe impegnare irrevocabilmente ed incondizionatamente in via solidale le parti rilascianti, a prima e semplice richiesta da parte del terzo interessato, a subentrare, a garantire condizioni generali di solvibilità ed ad attivare tutti i provvedimenti tecnico amministrativi necessari al fine di far assicurare alle Terme S.p.A. l’adempimento delle proprie obbligazioni.
Continua la relazione: “In questa circostanza l’Ente dovrà valutare la modifica del bilancio di previsione. Infatti la verifica della solvibilità del debitore principale, in quanto l’assunzione di un’obbligazione solidale, quale la fideiussione (art. 1944 cc) (nel nostro caso la lettera di patronage “forte”), può comportare per il garante il pagamento dell’intero ammontare del debito, con potenziali conseguenze sugli equilibri di bilancio. Da ciò consegue che, qualora si riscontri una elevata probabilità di insolvenza e, quindi, di escussione, fermi restando e in disparte gli eventuali profili di responsabilità amministrativa, l’obbligazione fideiussoria andrà equiparata in sostanza a un’operazione di indebitamento, con conseguenze sia sul piano della rappresentazione contabile, sia su quello della copertura e della sostenibilità finanziaria sul bilancio dell’Ente”.
“Si suggerisce all’Ente l’attento monitoraggio, di cui al momento non si è ritrovato riscontro, dell’esposizione debitoria al fine di prevedere un’idonea copertura finanziaria la cui consistenza dipenderà, in un’ottica prudenziale, dall’esborso massimo cui il garante potrebbe essere costretto in caso di escussione, nonché dalla probabilità di insolvenza e dalle concrete condizioni cui è subordinato l’intervento finanziario del garante”.

I Revisori concludono: “Il Collegio chiede che il presente verbale sia inviato senza indugio al Sindaco, all’Assessore alle Partecipate, al Presidente del Consiglio Comunale, al Segretario Generale, al Responsabile dei Servizi Finanziari, con l’invito di rendere edotti, per conoscenza, gli Amministratori e il Direttore di Terme di Salsomaggiore e Tabiano Spa. Il Collegio si riserva, dandone nel caso preventiva informazione al Consiglio, di informare la Procura della Corte dei Conti nel caso si formulasse un percorso complessivo difforme, nella sostanza, da quello proposto e giudicato dall’Organo di controllo non idoneo ad affrontare, e tentare di risolvere con efficacia, la grave situazione in cui versa la società e le preoccupanti ripercussioni che la stessa potrebbe determinare per l’equilibrio dell’Ente partecipante” (leggi testo integrale della relazione dei Revisori dei Conti).

Andrea Marsiletti