La situazione degli organici in Azienda Ospedaliera Universitaria desta molte preoccupazioni. Lo segnala Cisl.
Giovanni Oliva, segretario provinciale Cisl Fp con delega alla Sanità – lancia un allarme sulle condizioni in cui versa la sanità parmense: “Manca personale a tutti i livelli e ovviamente a risentirne maggiormente sono i dipartimenti a cui afferiscono i reparti delle varie unità operative. Alla ormai irreversibile carenza degli Infermieri si aggiungono le figure tecniche delle professioni sanitarie e gli Oss”.
“Raccontiamo fatti certi – prosegue – in tutti i reparti manca l’organico integrativo quindi a ogni assenza che si registra bisogna saltare il riposo psico fisico a cui si avrebbe diritto. Quello che oggi si chiede agli operatori sanitari sono solo sacrifici, richieste di straordinari sempre più frequenti, saltare i riposi, lavorare 12 ore invece delle 8 previste dal turno, non poter usufruire dei permessi previsti dal contratto, blocco completo di aspettative e continui rinvii dei part time”.
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Oliva sottolinea che la conseguenza di tutto ciò è un burnout generalizzato: “Un insieme di sintomi che deriva da una condizione di stress cronico e persistente associato al contesto lavorativo: infatti oggi assistiamo a fughe dei professionisti nel privato o in aziende dove le condizioni sono migliori mentre altre figure, gli Oss soprattutto, stanno facendo scelte lavorative diverse, cambiando totalmente occupazione. L’unica cosa che conta sono i bilanci, non le condizioni lavorative e il tanto osannato clima aziendale”.
Per il sindacato, i lavoratori rappresentano il bene primario di un azienda e di conseguenza devono essere trattati con cura e messi in condizione di operare nelle condizioni migliori: “Da tempo stiamo chiedendo alle direzioni aziendali un piano assunzioni, ma il continuo tergiversare ci porta dati occupazionali non veritieri e si perde tempo in discussioni senza alcun esito. Fino ad oggi – conclude – abbiamo dimostrato senso di responsabilità sui tavoli di trattativa, ma il tempo è scaduto e non ci sono più le condizioni per differire l’azione sindacale. Solo risposte serie con tempistiche chiare fermeranno le nostre iniziative.”