Scarpette di Sant’Ilario per i parmigiani in difficoltà. Vignali: “Momento drammatico per molti”. Fra Michele: “160 accessi al giorno alla mensa di Padre Lino”

SMA MODENA
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Come lo scorso anno una delegazione del gruppo consigliare Vignali ha donato le tradizionali scarpette di S. Ilario, i tradizionali dolci del patrono parmigiano alla mensa di Padre Lino. A consegnarle a Fra Michele (responsabile della mensa) sono stati Pietro Vignali, Fabrizio Pallini e Marco Osio che hanno voluto far vivere questa nostra importante ricorrenza anche agli ospiti della mensa.

“Come ben sanno i parmigiani – ha ricordato Pietro Vignali insieme a Fra Michele agli ospiti della mensa – la scarpetta ricorda il gesto compiuto da un calzolaio che vide S. Ilario camminare scalzo per la strada e decise di donarli un paio di scarpe. E’ lo stesso gesto di solidarietà che il cuore di Parma ripete ogni giorno”.

Fra Michele ha sottolineato come “ da settembre 2023 ci sia stata una crescita delle presenze in mensa. Siamo passati da una media di 120 /130 pasti al giorno ai 160 di oggi. Spesso vengono persone in cerca di compagnia fin dalle prime ore del mattino per condividere la loro solitudine. Fortunatamente la presenza dei volontari ci permette di assolvere il nostro compito. Anche i contributi sono costanti grazie ad una rete di solidarietà composta da negozi, aziende, associazioni, banco alimentare, privati. Abbiamo due dipendenti a tempo pieno e uno part time e 3 detenuti che svolgono lavori socialmente utili grazie alla collaborazione con il carcere di Parma”.

 

La pietra tombale sulla celebrazione del Sant’Ilario. Le parole di speranza di Sant’Agostino illuminano il Teatro Regio (di Andrea Marsiletti)

 

“Pandemia, guerra, inflazione e tassi di interesse – sottolinea Pietro Vignali – hanno aumentato le povertà vecchie e nuove. Nella nostra città sta aumentando in maniera esponenziale il divario sociale: sono ben 35.000 le persone in povertà relativa (più 3.000 negli ultimi 5 anni) e avanzano forte nuove di povertà che riguardano soggetti tradizionalmente indenni dal rischio di marginalità sociale come i cosiddetti poveri con contratto di lavoro, le famiglie numerose, monogenitoriali e gli anziani soli non auto sufficienti. Se non ci fossero le realtà del volontariato laico e religioso che svolgono un compito encomiabile, la situazione sarebbe assai peggiore. Fra Caritas e mensa di Padre Lino i pasti offerti al mese hanno superato abbondantemente quelli dell’anno precedente. Le famiglie sono in difficoltà. Chi era povero è sempre più povero e anche i ceti medi stanno scivolando sempre più in basso. In questo quadro è necessario adottare misure straordinarie come quella di realizzare un articolato pacchetto anticrisi in cui il comune svolga un ruolo di Governance coinvolgendo diversi soggetti della città. Un pacchetto che preveda provvedimenti di sostegno al consumo, al bisogno, al reddito e ai servizi. Le misure di sostegno dovrebbero prevedere contributi, scontistica presso la grande distribuzione per i beni di prima necessità e il commercio di prossimità, voucher per la riduzione delle tariffe, agevolazione e sconti nell’accesso ai servizi comunali e sulle bollette”

Questo è il contenuto della mozione che il gruppo Vignali ha presentato in sedi di presentazione del bilancio appena approvato.

“La povertà, ha dichiarato Pallini, ha oggi volti nuovi. Non è più un fenomeno strettamente legato alla marginalità sociale. Oggi i cittadini a rischio povertà sono spesso genitori di più figli, con contratti di lavoro deboli e precari.”

“Tra le statistiche più allarmanti, ha dichiarato Osio , figura proprio l’allargamento e aggravamento delle povertà, che riguarda spesso soggetti tradizionalmente indenni dal rischio di fragilità sociale”.